L’essenza del jazz lambisce le terre dell’Ovest
Dopo essersi inoltrata oltre i confini orientali del vecchio continente; dopo aver esplorato le suggestioni dell’Est europeo; dopo aver setacciato i margini della provincia bresciana, «Nelle terre dell’Ovest» rivolge ora lo sguardo alle latitudini boreali.
«Tutti i colori del bianco, alla scoperta del Nord Europa» è il tema della rassegna, nata da un’idea dei bibliotecari del Sistema Ovest bresciano e organizzata in collaborazione con l’associazione Il Club di Palazzolo, che giunge alla settima edizione. Dall’inizio del mese la manifestazione sta viaggiando, sulle ali di letteratura, musica, arte, natura, cinema, poesia e filosofia, dall’Islanda alla Lapponia, attraverso incontri, degustazioni, reading, proiezioni e concerti. S’inaugura sabato «Invisibili essenze», piccola rassegna-nella-rassegna dedicata all’ascolto, non soltanto musicale: nelle intenzioni della direzione artistica le performance vorrebbero stimolare, per il tramite della musica, anche l’ascolto del sé, la condivisione e il confronto. A tal fine gli appuntamenti, seguiti da una degustazione curata dall’Atelier melograno, coinvolgeranno lo spettatore nell’intimità dell’espressione solistica, oppure nella formazione del duo, che costringe il musicista a mettere a nudo la propria personalità senza rinunciare a risorse e oneri del dialogo. Una certa idea del Nord — parafrasando un celebre titolo di Glenn Gould —, giocata su emozioni ed evocazioni, sembra percorrere le tre eterogenee proposte, la prima d’esordio nella parrocchiale di Vello.
Giovani e talentuosissimi i due solisti, a cominciare da Daniele Richiedei, violinista bresciano che stupisce per la facilità, la competenza, la profondità e l’espressività con cui interpreta tanto il jazz quanto la musica colta, con cui affronta Brahms o la libera improvvisazione. Il norvegese Daniel Herskedal, nella seconda parte, farà poi cantare la sua tuba, da ineguagliabile virtuoso, con l’aiuto dell’elettronica. Il 4 novembre, nell’azienda agricola dei Fratelli Berlucchi, saranno i Dimidiam del bergamasco Massimilano Milesi, sax, e del bresciano Giacomo Papetti, basso, a duettare, empatici ed esplorativi al tempo stesso. Chiusura l’11 novembre (biblioteca di Cologne) con il bresciano Emanuele Maniscalco, tastiera e batteria, e la voce della svedese Linnea Hall, introspettivo duo tra pop, jazz, innodia scandinava, folk e brani originali. Ore 20.30. Ingresso libero.
Latitudini boreali La rassegna è dedicata alla scoperta del Nord Europa: un viaggio tra musica e parole Virtuosi Nel cartellone spiccano tre serate con musicisti della scena nazionale e ospiti internazionali