Edilizia scolastica innovativa, tra i big c’è l’asilo di Bagnolo
C’è anche la scuola dell’infanzia Pietro Nenni di Bagnolo Mella tra le 10 storie di edilizia scolastica innovativa e sostenibile che trovano ospitalità nel 12esimo rapporto nazionale «Ecosistema scuola» di Legambiente. Inaugurata nel maggio scorso, la scuola è stata realizzata interamente in legno, è dotata di ampie vetrate, ha un impianto fotovoltaico di grande portata, raffrescamento e riscaldamento a pavimento, un sistema di recupero delle acque piovane, mensa, spazi comuni, possibilità di avere l’orto urbano. Totalmente in classe A la scuola è definita nel rapporto «struttura innovativa perché totalmente progettata a misura di bambino e nel segno della sostenibilità». Nel rapporto è citata anche la città di Brescia per essersi distinta - al pari di Cremona, Cosenza e Piacenza - per aver effettuato nel 2016 i maggiori interventi di manutenzione dei solai degli edifici scolastici. A livello lombardo spiccano però Varese, tra le prime cinque città italiane per le spese di manutenzione straordinaria, e Bergamo, «unica città lombarda a dichiarare di avere tutti gli edifici scolastici con certificazione di sicurezza». Per il resto il quadro lombardo non è dei migliori. Come ricordano anche le cronache di questi giorni, «i bambini sono assediati da automobili e smog, servono politiche per migliorare la mobilità casa-scuola». Per quanto riguarda gli edifici scolastici «in Lombardia questi sono mediamente più vecchi rispetto alla media nazionale: solo il 3% risulta edificato dal 1991, contro una media nazionale del 10%». Secondo i dati raccolti nel dossier di Legambiente, più di un edificio su due delle città capoluogo lombarde necessita di interventi di manutenzione urgenti (53%), che riguardano in particolar modo l’impiantistica, la prevenzione incendi, il superamento delle barriere architettoniche. E questo nonostante negli ultimi 5 anni la manutenzione straordinaria abbia riguardato oltre il 40% degli edifici scolastici.