Corriere della Sera (Brescia)

Prove tecniche di dialogo

- T. B.

Elettori leghisti compatti, quelli di Berlusconi lontani dalle urne, al voto in maggioranz­a i Cinque Stelle, Pd diviso e sinistra astensioni­sta.

A tracciare questo identikit del voto è l’istituto di ricerca Cattaneo in uno studio dedicato all’analisi dei flussi a Brescia e Varese. Report che riguarda solo due città e non tutti i capoluoghi della regione perché, come sottolinea l’istituto stesso, il ritardo nelle operazioni di scrutinio non ha consentito di fare di meglio: «Le voting machines si sono rivelate molto meno efficienti del voto e dello scrutinio tradiziona­le e , in conseguenz­a di questo, anche i dati necessari alle analisi dei flussi sono disponibil­i solo molto parzialmen­te».

Per quanto concerne l’analisi del voto l’istituto ha cercato di capire più che altro chi è andato a votare, rilevando che i No e le schede bianche sono stati così residuali da risultare poco significat­ivi. Ebbene, per l’istituto, a Brescia ( e a Varese) «gli elettori leghisti hanno aderito all’unanimità al referendum, sposando dunque in pieno le motivazion­i politiche che ne erano alla base».

E fin qui nessuna sorpresa. «Molto meno compatto è risultato l’elettorato del partito berlusconi­ano — rileva l’istituto Cattaneo Tra gli elettori che alle politiche del 2013 avevano scelto Pdl a Brescia c’è una quota maggiorita­ria (71%) che si astiene». Cosa avvenuta in misura minore a Varese, dove comunque una quota non marginale si è astenuta.

Secondo l’istituto Cattaneo nemmeno l’astensione è però una sorpresa: «Si tratta infatti di un elettorato tradiziona­lmente refrattari­o alla mobilitazi­one referendar­ia». Più interessan­te l’analisi del voto Cinque Stelle. Le analisi del voto rilevano che in Veneto gli elettori pentastell­ati hanno votato massicciam­ente per il sì e così — seppure in misura minore — hanno fatto anche a Brescia e Varese.

In particolar­e a Brescia gli elettori che nel 2013 avevano votato Cinque Stelle per il 58% hanno partecipat­o anche alla consultazi­one referendar­ia. Divisi invece a Brescia gli elettori che sempre nel 2013 avevano votato Pd: due terzi si sono astenuti, un terzo invece è andato a votare. Chi nel 2013 aveva votato per forze politiche più a sinistra (Sel o Rivoluzion­e Civile) si è invece astenuto praticamen­te all’unanimità.

Prevalenza di astensione anche tra gli elettori centristi: a Brescia ben il 53% non è andato a votare, a Varese la percentual­e sale e raggiunge addirittur­a il 90%.

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