Bazoli: «Ora si tratti con Roma» Del Bono: «Coinvolgeteci»
«Hanno cercato un plebiscito che non è arrivato». Per l’avvocato Alfredo Bazoli ( foto), deputato del Partito democratico, il referendum sull’autonomia «si poteva evitare». Tuttavia, l’augurio è «che si attivino per aprire l’interlocuzione con Roma di cui parlano da vent’anni». Dalle parole ai fatti. Nella convinzione che «il decentramento virtuoso fa bene all’unità nazionale», dice il deputato Pd che non considera l’autonomia un tema leghista. «Credo che la direzione di marcia sia quella giusta. Anche se bisogna evitare di passare dal centralismo romano a quello regionale». Insomma, nessuna illusione sul sogno autonomista: la gestione va mantenuta retta e condivisa. L’obiettivo deve essere quello di spingere tutte le regioni a lavorare sui «costi standard», in modo «da ottenere risultati virtuosi». Questo però, dice Bazoli, non deve far venire meno il principio della solidarietà nazionale. Il primo passo è aprire la negoziazione sulle nuove competenze: «È di questo che parlava il referendum», non di risorse che poi comunque «verranno da sé». Ci sarà quindi un’interlocuzione politico-istituzionale tra il governo e il presidente Roberto Maroni. È al governatore che i sindaci lombardi del Pd (incluso Emilio Del Bono, per Brescia) chiedono «un percorso serio di coinvolgimento» e una riaffermazione della «centralità del consiglio regionale». Come dire, si tratti per un’autonomia che è patrimonio di tutti e non un’istanza di partito. Ecco perché il Pd chiede che si convochi «una seduta aperta» del Consiglio che coinvolga «gli enti locali, le imprese e i sindacati». (m.tr.)