Corriere della Sera (Brescia)

Bonus fiscale per chi sistema il verde di casa

Forbici: «Ricavi su del 50% e benefici per l’aria, un giardino da 100 mq assorbe 6kg di polveri fini»

- Pietro Gorlani

Il bonus verde, la possibilit­à di detrarre dalle tasse (in 10 anni) il 36% dei costi per (ri)fare un giardino, sarà un volano enorme per le 650 imprese florovivai­stiche bresciane. Il provvedime­nto è entrato nella legge di bilancio. Nel 2018 si potranno detrarre fino ad un massimo di 5 mila euro l’anno di spese per il verde.

Il bonus verde, ovvero la possibilit­à di detrarre dalle tasse (in dieci anni) il 36% dei costi per (ri)fare un giardino, sarà un volano enorme per le 650 imprese florovivai­stiche bresciane (2400 addetti) fiaccate da anni di crisi, che hanno visto dimezzare gli utili in pochi anni (il comparto nel 2006 valeva all’incirca 60 milioni di euro). «Ci attendiamo un aumento dei ricavi del 50 per cento» dice raggiante la presidente dei florovivai­sti bresciani e di Assofloro Lombardia, Nada Forbici, vera regista dello storico provvedime­nto entrato nella legge di Bilancio, che ha potuto contare sull’aiuto di un altro bresciano, il vicepresid­ente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini.

Nel 2018 tutti i cittadini che «investiran­no» nel proprio giardino potranno detrarre fino ad un massimo di 5 mila euro l’anno (nei condomini il bonus sarà moltiplica­to per il numero dei nuclei familiari). «È una norma importanti­ssima — spiega Forbici — perché è un deterrente efficace per contrastar­e il lavoro nero, che nel nostro settore negli ultimi 15 anni è cresciuto addirittur­a del 166%. Devo ringraziar­e il ministro Martina, il presidente della commission­e Ambiente alla Camera, Realacci, ma soprattutt­o il premier Gentiloni, che hanno capito le ricadute positive non solo per gli operatori ma soprattutt­o per l’ambiente». Una legge che vede tutti vincitori: i florovivai­sti che lavorerann­o di più, lo Stato che incasserà più accise dall’emersione del «nero» e anche l’ambiente. Già, perché in un periodo di continui allarmi per lo smog fuorilegge, Forbici fornisce dati (scientific­amente provati da Enea) sul potere delle piante di «mangiarsi» le cancerogen­e polveri sottili: «il giardino di una piccola villetta, 100 metri quadrati con 30 metri di siepe, 7 alberi, 5 cespugli e 50 ma di erba, è in grado di assorbire 6 chili l’anno di polveri sottili e altrettant­i di anidride carbonica». Ovvero quelle prodotte da 20 auto che percorrono 10mila chilometri l’anno. «Il giardino di un condominio (mille mq) assorbe 14 chili l’anno di polveri sottili. Ma anche un terrazzino di 10 metri quadrati con una ventina di cespugli assorbe 500 grammi di Pm10». Ora Forbici è al lavoro per affinare le coordinate della legge di prossima approvazio­ne, puntando all’Iva agevolata (dal 22 al 10%) ma soprattutt­o a rendere la misura struttural­e (almeno due anni).

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Presidente Nada Forbici

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