Corriere della Sera (Brescia)

Perché sempre a casa?

Il ct non lo chiamerà per lo spareggio Ma solo Immobile segna più di Mario

- Luca Bertelli

Mario Balotelli ama la nazionale. Ma la nazionale non ama Mario Balotelli. È un sentimento non corrispost­o che dura da 1.221 giorni. E continuerà ancora per un pezzo, almeno fino al prossimo marzo, dato che il ct Giampiero Ventura ha deciso di non convocare il bresciano per lo spareggio play off tra Svezia e Italia. Quello da cui dipende la qualificaz­ione al Mondiale in Russia. Quello in cui non ci sarà per infortunio Andrea Belotti, salvo recuperi dell’ultima ora. L’emergenza e la posta in palio sembravano due buoni assist per Mario, il quale peraltro si era aiutato da solo al Nizza, come già successo (senza ricevere la telefonata tanto attesa) nella scorsa stagione. L’unico attaccante italiano più prolifico di Balotelli è Ciro Immobile, senza eguali in Europa con 17 reti nella Lazio tra Italia ed Europa. Anche se in nazionale è fermo a 7, mentre l’uomo più discusso del calcio italiano — parliamo di «Balo», se non si fosse capito — ne ha realizzate 13 in un percorso breve, iniziato e finito con Cesare Prandelli in panchina. Senza guardare al passato, ma solo al presente, le cifre dei primi due mesi di calcio ufficiale parlano di 8 gol messi a segno dal bresciano, uno ogni 107 minuti, tra Ligue 1 (5) e coppe europee (3 ). Al suo livello c’è solo Simone Zaza, altro bomber esiliato in Spagna al Valencia dove sta segnando a raffica. A lui la pre convocazio­ne di Ventura, obbligator­ia per chi gioca all’estero, è però arrivata. A Balotelli no, nemmeno dopo le parole d’amore rivolte a più riprese verso la maglia azzurra. Sui social, dove posta le sue foto davanti alla tv durante le gare dell’Italia. E tramite le colonne di «Nice Matin» cui ha confidato: «Se l’allenatore mi chiamerà, tornerò di corsa in azzurro. Se non succederà, sarò sempre un tifoso». Per il confronto più drammatico dell’ultimo quadrienni­o (andata il 10 novembre, ritorno il 13 a San Siro), varrà ancora la seconda opzione. Un bel rischio per un ct già traballant­e, ma intenziona­to a difendere le gerarchie costruite in due anni. Un altro dimenticat­o di lusso è ad esempio Sebastian Giovinco, stella assoluta della Mls negli Stati Uniti, snobbato dal ct che intende puntare ancora su Gabbiadini e Eder, nonostante la recente idiosincra­sia con il gol di entrambi. Nel nostro Paese, per trovare un goleador che arrivi a quota 6 reti, bisogna rispolvera­re il 34enne Quagliarel­la. Sotto di lui, in classifica, il 19enne Cutrone. Balotelli può continuare a sognare il Mondiale? Certo. Il ripescaggi­o di Cassano nel 2014 dimostra che tutto è possibile. Ma non dipenderà da lui se l’Italia andrà in Russia.

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