Corriere della Sera (Brescia)

L’ultima serata con Marilyn: fermo immagine sulla celebrità

- Alessandra Troncana

Un letto sfatto, una bionda nuda tra le lenzuola di seta, una bottiglia di Dom Perignon, un disco di Frank Sinatra ancora acceso, un ragazzo che si rotola sulla moquette. «Niente sesso, ci feci l’amore a modo mio, con la macchina fotografic­a» ha detto Douglas Kirkland, il fotografo delle celebrità, sulla fotoicona del 1961 di lui e Marilyn Monroe, una reliquia corteggiat­issima dai collezioni­sti. Ma l’ultimo scatto della diva — sempre nuda, coperta da un foulard trasparent­e, con i provini scarabocch­iati con il pennarello giallo — è del 1962, sei settimane prima che la trovassero morta tra le confezioni di Pentobarbi­tal: 2.500 fotografie fatte nella suite dell’hotel Bel-Air a Los Angeles da Bert Stern. Le foto di Marilyn e delle gambe secche, coperte da collant parigini, di Audrey Hepburn fatte dai due ritrattist­i della corte hollywoodi­ana e dai loro colleghi sono in mostra da Paci Contempora­ry (la vernice sabato; fino al 31 gennaio): con «Moda e cinema», in città arriva il glamour patinato e ormai estinto delle celebrità. Henry Wolf, André Sas, Daniel Cande, Terry O’Neill e Angus McBean, tra gli altri autori esposti, hanno trattenuto sulla pellicola la bellezza da Oscar delle dive. Nelle immagini di Pierluigi Praturlon, Pietro Pascuttini e Tazio Secchiarol­i, c’è il ricordo Dolce Vita e delle notti romane negli anni di Sophia Loren, Claudia Cardinale, Anita Ekgberg, Elsa Martinelli, Brigitte Bardot. Tra memorie in bianco e nero e polaroid, il viaggio nel mito arriva all’haute couture fotografat­a da William Klein, con le modelle che vacillano sulle strisce pedonali in piazza di Spagna, e al voyeurismo di Gordon Parks, che spia le sue muse dal buco di una serratura.

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