Corriere della Sera (Brescia)

Zoe Pia, ritorno poetico alle origini tra memoria e sperimenta­zione

- Luigi Radassao © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Approda finalmente in città, grazie al circolo culturale Sardo di Brescia, il progetto «Shardana» della clarinetti­sta Zoe Pia, dopo essere transitato a «Iseo Jazz» nel mese di luglio e prima di concludere il suo tour d’autunno al festival di Mantova, invitato a festeggiar­e i cento anni del jazz (italiano) in cartellone con Dave Holland, Ron Carter, Brad Mehldau e Richard Galliano.

Si tratta di un importante lavoro d’indagine musicale, diventato due anni fa un disco per l’etichetta Caligola, che la giovane musicista sarda ha sviluppato in seno a un progetto del conservato­rio di Rovigo, andando a scandaglia­re la memoria, sonora e culturale, della sua terra. L’album non è però un arido lavoro accademico, bensì un affascinan­te viaggio nel paesaggio musicale — sacro e profano —dell’isola, svolto sulle ali di una ricerca compositiv­a nuova, e al tempo stesso quasi archeologi­ca.

Il titolo fa riferiment­o alla tribù dei cosiddetti popoli del mare: Shardana era parte del «popolo delle isole che stanno in mezzo», come lo descrisse Ramses II nel secondo millennio avanti Cristo, popolazion­e che in Sardegna ha lasciato tracce profonde in età nuragica. Un popolo dall’animo ribelle che nessuno ha mai saputo combattere, il cui spirito nell’opera di Zoe Pia sembra riecheggia­re in un «coraggioso innesto di linguaggi, repertori e suoni a cavallo tra il jazz di oggi, l’improvvisa­zione e l’etnia», come ha scritto il trombettis­ta Paolo Fresu.

A condivider­e il viaggio della leader, in equilibrio tra ragione e mistero, ci sono i devoti Glauco Benedetti al basso tuba, Roberto De Nittis al pianoforte e Sebastian Mannutza alla batteria, che si muovono tra eco di ballo sardo e paesaggi elettronic­i; tra strumenti allogeni, quali la kalimba del Costarica e il piano Rhodes, e strumenti tradiziona­li, quali le launeddas, reinterpre­tate in veste del tutto personale; tra memorie procession­ali, soundscape compositio­n e l’omaggio Andrea Parodi, indimentic­ato fondatore dei Tazenda. Dopo la performanc­e a Iseo, Zoe Pia porterà il progetto «Shardana» in città, sul palco del teatro San Carlino, venerdì al 10 novembre (il concerto inizia alle 20.45). L’ingresso è gratuito.

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