Alchimista del suono nel segno di Rodrigo
Un giro di presentazione nelle librerie Feltrinelli d’Italia e un tour di concerti in Europa, nel segno della chitarra spagnola. Non poteva però che iniziare da Brescia la nuova avventura musicale di Giulio Tampalini, tra i più grandi virtuosi delle sei corde: venerdì alle 18,30 alla Feltrinelli di corso Zanardelli il chitarrista presenta il nuovo cd appena inciso per Warner dal titolo «The spanish guitar» e sabato alle 21 si esibisce in concerto all’auditorium san Barnaba (ingresso libero). Si tratta dell’avvio di una collaborazione con una importante casa discografica: «Sì — spiega Tampalini — inizio una collaborazione con obiettivi di divulgazione più ampi. In Italia lavorano con artisti come la pianista Beatrice Rana e la violinista Anna Tifu. Rispetto alla chitarra ci vanno più cauti, perché per molti, nella classica, resta un oggetto misterioso. Grazie alla disponibilità del direttore Paolo Tondo, abbiamo fatto un bel lavoro per trovare il programma giusto, per unire tradizione e innovazione, sia nell’esecuzione che nella scelta dei brani». Ci parli di questo cd, che guarda a un Paese fondamentale per il repertorio chitarristico. «È dedicato alla figlia di Joaquin Rodrigo, Cecilia, presidente della fondazione a lui intitolata e che sta ripubblicando tutta l’opera del grande compositore. Nel cd c’è una Toccata di Rodrigo, brano riscoperto di recente: lo abbiamo scelto come emblema della Spagna moderna. Intorno, ho cercato di costruire un percorso legato al cuore del Paese iberico, da Albeniz e Granados, sino ad opere meno battute sia moderne che più antiche. Ci sono anche pezzi molto noti, come Asturias di Albeniz o Recuerdos de
Alahambra di Tarrega, e chicche come la Suite de homenajes di Vicente Asencio, tre brani che omaggiano Scarlatti, De Falla e Garcia Lorca. Ho cercato però di rivelare, nell’esecuzione, l’anima autentica della chitarra, lavorando soprattutto sulla cantabilità». ( f.l.)