Molestie e discriminazioni? Arriva la consigliera di fiducia
All’ateneo bresciano arriva la consigliera di fiducia. È la prima volta che l’Università degli Studi di Brescia nomina questa figura chiamata a prevenire e perseguire discriminazioni, molestie sessuali o psicologiche e mobbing. La nuova consigliera si chiama Francesca Torelli, è veneziana e dal 2010 lavora come consigliera di fiducia in diverse realtà del mondo universitario e sanitario. Questa nomina porta con sé una grande novità: a differenza di prima, dove ci si poteva rivolgere solo al Comitato Unico di Garanzia composto da una decina di persone, ora il rapporto è esclusivo e ufficioso. «La peculiarità del mio lavoro — spiega Torelli — è che è prevista anche una procedura informale: della segnalazione, del colloquio e del modo in cui la questione va a finire non rimane traccia». L’80% delle segnalazioni di disagio che la consigliera ha ricevuto nella sua carriera derivano da comportamenti vessatori di superiori o colleghi. Di solito la cosa si risolve con un trasferimento. La nomina della consigliera di fiducia sarebbe dovuta arrivare già mesi fa, un ricorso però l’ha fatta slittare: a presentarlo al Tar è stata Anna Maria Gandolfi, già consigliera di parità in Provincia che non fu ammessa alla selezione perché, per l’ateneo, la sua figura non era allo stesso livello di una consigliera di fiducia. Ricorso accolto dal Tar. Il nuovo concorso è stato però ancora vinto, come il primo, da Francesca Torelli. (s.g.)