Corriere della Sera (Brescia)

Bimbi e cure palliative, la proposta: un centro specializz­ato

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il mantello di San Martino che diventa simbolo di azioni quotidiane mirate ad alleggerir­e le sofferenze del prossimo. Domani, giornata in cui si ricorda il santo di Tours, si pone l’attenzione sulle cure palliative in ambito pediatrico. Lo fa l’associazio­ne Maruzza Lombardia che, sotto l’imput dell’omonima fondazione, attiva in tutta Italia, lavora anche in collaboraz­ione con il Civile di Brescia. Domani, dalle 11 alle 16, sarà allestito un banchetto informativ­o all’ingresso dell’ospedale. «L’intento è quello di fare cultura su un argomento spesso non chiaro alle famiglie», spiega Cesare Vezzoli, medico in forza alla Divisione di Rianimazio­ne pediatrica. Primo punto fermo: cure palliative non significa esclusivam­ente fine vita. «Seguiamo quasi 500 bambini, tra le province di Brescia, Mantova e Cremona, che hanno necessità di questo tipo di cure a causa di patologie croniche altamente invalidant­i. Solo il 20% è affetto da malattie oncologich­e. Per questo serve assistenza specifica». Al Civile nascono circa 4mila bambini ogni anno, tra questi si contano in media 60 nuovi casi cui servono cure palliative a causa di malattie metabolich­e, rare, cerebropat­ie da ipossia al momento del parto. «Noi vogliamo arrivare alla creazione di una rete di assistenza che parta dalla realizzazi­one in Lombardia di due centri di sostegno alla cronicità, uno a Brescia. Il progetto è stato recentemen­te presentato alla Regione che già eroga un contributo economico ai familiari “care giver” che prestano assistenza diretta , spesso rinunciand­o alla propria attività lavorativa. Sarebbe una struttura specializz­ata di riferiment­o, per ricoveri e attività ambulatori­ali, per i pazienti e le loro famiglie, ma anche di formazione per pediatri generici e infermieri» (si stima che per ogni bimbo malato siano coinvolte circa 300 persone). Al momento, i ricoveri sono nei «normali» reparti e l’assistenza, anche grazie al lavoro di Maruzza, si svolge poi in dimissione protetta, con controlli medici a domicilio per la verifica delle condizioni cliniche dei piccoli e del funzioname­nto dei presidi (come i respirator­i) necessari in alcuni casi. Nell’attesa che il centro diventi realtà, è stato aperto uno sportello di ascolto nella sede della Comunità Mamrè in via Riccardi. «Cerchiamo di assistere le famiglie dal punto di vista psicologic­o e di dar loro un aiuto anche a capire quali diritti e quali possibilit­à di sostegno economico abbiano a disposizio­ne». (l.g.)

 ??  ?? L’evento Domani al Civile dalle 11 alle 16 il banchetto informativ­o per le famiglie che spesso non hanno le idee chiare sull’uso delle cure palliative
L’evento Domani al Civile dalle 11 alle 16 il banchetto informativ­o per le famiglie che spesso non hanno le idee chiare sull’uso delle cure palliative

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy