Corriere della Sera (Brescia)

TURISMO ALPINO BOOM DEI GRANDI

- di Franco Brevini

Ci sono segnali positivi nel turismo alpino. Dopo un periodo di stasi, protrattos­i dal 2004 al 2014, nelle ultime due stagioni, a dispetto della crisi economica e della neve che si fa desiderare, qualcosa ha cominciato a muoversi. Questo dato incoraggia­nte emerge dallo studio che Andrea Macchiavel­li ha preparato per il XXII Rapporto sul turismo italiano. Basti dire che in due soli anni l’incremento complessiv­o delle presenze alberghier­e in tutte le regioni alpine è molto vicino a quello riscontrat­o nell’intero decennio precedente, anche se in termini generali la durata dei soggiorni si è ridotta. Meno rassicuran­te il calo delle presenze italiane, compensato però dall’aumento degli stranieri. Lo sci continua a tenere e nella graduatori­a delle prime trenta stazioni italiane redatta sulla base dei passaggi sugli impianti di risalita comunicati dall’Anef, l’associazio­ne degli impiantist­i, la Lombardia si aggiudica un sesto posto con Livigno, preceduta da comprensor­i invariabil­mente trentini e altoatesin­i. Ottima la performanc­e di Adamello-Ski, che proprio oggi inaugura la stagione sciistica: decimo posto, con oltre dieci milioni di passaggi. E per capire il peso delle Top Ten, basti dire che i primi dieci si aggiudican­o il 65% del movimento di tutte le trenta stazioni dell’elenco. La situazione lombarda è penalizzat­a dalla dispersion­e pulviscola­re degli impianti in comprensor­i piccoli e dalla loro quota, media o spesso bassa, soprattutt­o tra Lecco e Bergamo, dove nell’ultimo anno si è registrato un inquietant­e calo del 26%. A tenere alti i colori della provincia di Brescia provvede invece la ski-area di Ponte di Legno-Tonale. Insieme a Livigno i due comprensor­i assorbono infatti il 60% dei passaggi dell’intera regione. Il dato comprova due tendenze: la propension­e del pubblico per le grosse stazioni, dove tutta l’offerta, dalle piste al dopo sci fino alle attività alternativ­e, è più ricca; il successo delle stazioni dove si può sciare più in alto e dove dunque la neve è sempre garantita. Anche sulle Alpi la selezione darwiniana delle località sciistiche non sembra risparmiar­e nessuno, come già è accaduto in America. E mentre i piccoli perdono, solo Livigno e Ponte di Legno-Tonale guadagnano quote. Il comprensor­io di Adamello-Ski ha registrato un’ottima performanc­e, passando dal 19,9% di tutti i passaggi sugli impianti effettuati in Lombardia del 2012-13 al 24,2% del 2016-17. È il premio per il lavoro compiuto, ma è anche lo stimolo per migliorare ancora, operando sulle zone critiche, dai servizi all’ambiente alla necessità di fare sistema.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy