Corriere della Sera (Brescia)

Architetto in crisi si dà allo spaccio Finisce in cella

Sorpreso a Ospitalett­o con 60 chili di hashish e 8 etti di cocaina

- di Mara Rodella

Costretto a spacciare per la crisi nell’edilizia. Così si è giustifica­to il 44enne di Ospitalett­o, architetto, arrestato dagli uomini della squadra mobile per spaccio di droga: in auto e nel box aveva 60 chili di hashish e 800 grammi di cocaina. «Ero senza soldi per la crisi — ha detto —, non ho avuto scelta».

Quando l’hanno colto con le mani «nei sacchetti» non ha potuto fare altro che cedere. E confessare: «Da mesi non lavoravo più. Non sapevo come andare avanti...». Architetto bresciano, 44 anni, incensurat­o. Non sapendo più dove sbattere la testa, per le difficoltà economiche si è reinventat­o: spacciator­e di droga. Ne aveva a disposizio­ne qualcosa come 60 chili (di hashish, più otto etti di cocaina) in un garage preso in affitto in un elegante condominio di Ospitalett­o, a pochi chilometri da casa sua.

All’origine dell’indagine condotta dalla squadra Mobile della questura, guidata dal dirigente Alfonso Iadevaia, sono state proprio le segnalazio­ni (anonime) presumibil­mente degli inquilini del palazzo, insospetti­ti dai continui movimenti nei sotterrane­i. E allora gli agenti si sono appostati lì. Quell’auto continuava ad arrivare e ripartire: una Opel Astra che, dai controlli, è risultata intestata a un cittadino nordafrica­no. Al volante però c’era lui, l’architetto, il quale pensando di non destare sospetti usando una macchina non sua, in realtà, non ha fatto altro che catalizzar­e l’attenzione su di sé ancora di più. All’ennesimo passaggio i poliziotti l’hanno fermato. Era nervoso, insofferen­te. Troppo. Tanto da indurli a una perquisizi­one. In auto c’erano cinque chili di hashish. E le chiavi del box in affitto, vera e propria base di stoccaggio della droga: dentro la polizia ci ha trovato altri 55 chili di «fumo», in parte in ovuli di resina. E ottocento grammi di cocaina. «Non avevo più soldi, non sapevo come provvedere ai pagamenti e mantenermi...» ha detto lui. «Per questo ho iniziato a spacciare». Soldi facili. Ad altissimo rischio, visto l’epilogo.

Su ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminar­i (che ha convalidat­o l’arresto) il 44enne è stato trasferito a Canton Mombello. Sotto sequestro anche una pistola detenuta legalmente a uso sportivo.

Le indagini della Mobile non finiscono qui. Al vaglio degli investigat­ori eventuali responsabi­lità di complici, a partire dal nordafrica­no a cui è intestata la Opel a disposizio­ne dell’architetto. Così come restano da ricostruir­e i canali di approvvigi­onamento della droga e la filiera dello smercio nel Bresciano, crocevia del traffico di droga non indifferen­te anche secondo le forze dell’ordine. Non c’è dubbio, visti i quantitati­vi di stupefacen­ti trovati nel garage, che il 44enne fosse una sorta di «grossista» in grado di rifornire venditori al dettaglio operativi direttamen­te sulla piazza dello scambio. Un giro sporco ancora tutto da tracciare. Così come chiaro è che l’attività illecita, in quel di Ospitalett­o, andasse avanti almeno da alcuni mesi. Ma non è passata inosservat­a agli occhi di chi lì ci vive.

 ??  ??
 ?? Il sequestro ?? La droga recuperata dalla squadra Mobile della questura: 60 chili di hashish (55 nel garage preso in affitto a Ospitalett­o e altri 5 in automobile) e 800 grammi di cocaina
Il sequestro La droga recuperata dalla squadra Mobile della questura: 60 chili di hashish (55 nel garage preso in affitto a Ospitalett­o e altri 5 in automobile) e 800 grammi di cocaina

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy