Teatro e consigli degli esperti contro la «Trappola del gioco»
Un vizio per cui l’anno scorso Brescia ha speso 2,2 miliardi
I numeri sono da capogiro: 2,2 miliardi di euro è la somma spesa in provincia di Brescia nel 2016 in giochi d’azzardo, 1,7 miliardi di euro sono i soldi vinti e 500 milioni di euro è il denaro andato perso.
Se una volta ogni tanto si vuole tentare la fortuna comprando un gratta e vinci mentre si fa una sosta in autogrill è del tutto normale. Ci sono però situazioni in cui è bene stare in allerta. Quando giocare alle slot machine, all’enalotto, alle corse dei cavalli, al bingo o simili diventa un’ossessione allora si è in presenza di una vera e propria malattia. La ludopatia è un fenomeno che non accenna a fermarsi. Anche nel Bresciano. Per cercare il più possibile di diffondere un’educazione al gioco d’azzardo, l’associazione «Non solo pensionati» sta portando in giro per la provincia uno spettacolo teatrale sui generis. La «Trappola del Gioco» si compone di alcuni atti teatrali intervallati da commenti di esperti nel settore del contrasto alla ludopatia. Tra questi ci sono anche i rappresentanti della forze dell’ordine.
«Appoggiamo volentieri questa iniziativa — ha spiegato il colonnello Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri di Brescia — essendo consci che la repressione non è la sola risposta, serve moltissimo anche la prevenzione». La prossima data in cartellone è il 30 novembre al Teatro Le Muse di Flero. «Regione Lombardia — ha commentato Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio — è da sempre a fianco di iniziative come questa. Tra l’altro è stata la prima regione ad inserire nei livelli essenziali di assistenza il tema della dipendenze da gioco come patologia da curare gratuitamente». «Abbiamo già fatto 75 spettacoli: se qualche comune o scuola è interessata— - ha sottolineato Daniele Ceresa, presidente Nsp — ci contatti al 329 6871699».