Corriere della Sera (Brescia)

I Guerra Mondiale Le Fiamme gialle in trincea sul lago

- Di Bruno Festa

Maggio 1915. A Milano inizia la mobilitazi­one per costituire il III Battaglion­e di frontiera della Guardia di Finanza. Prima della metà del mese sono formate tre compagnie, 8ª, 9ª, 10ª, con 230 uomini ciascuna. Il 20 maggio, il Battaglion­e parte per Brescia per procedere poi verso i monti dell’Alto Garda e della Valle di Ledro. Il 21 maggio i militari sono a Caino e due giorni dopo a Odolo. L’ordine di mobilitazi­one scatta il 24 maggio e mentre il Battaglion­e resta a Nozza di Vestone, per raggiunger­e Lemprato il giorno dopo, il 1° e 2° plotone della 10ª Compagnia vengono inviati a Campione di Tremosine e a Bogliaco. I militari della Finanza si portano a ridosso della zona di guerra, andando a piazzarsi a Limone, al Porto di Tremosine, a Tignale. Nel frattempo matura la decisione di trasferire il battaglion­e tra Salò a Limone e così i militari partono in tram da Vestone per Toscolano, dove si stabilisce la 9ª Compagnia. Passo dopo passo i finanzieri si trovano sul fronte distribuit­o tra Alto Garda e Ledro e fanno la loro parte, con gli Alpini del Vestone e Valchiese, con i Bersaglier­i del 7°, i Fanti del 62° e altri. La Valle di Ledro ha un aspetto cupo. I suoi abitanti sono stati evacuati dal 20 maggio, molti in Boemia. Stessa sorte toccherà l’anno dopo ai limonesi, trasferiti a Tremosine, Maderno e Gardone Riviera. La particolar­ità gardesana della controvers­a e complessa storia della Prima Guerra Mondiale consiste nel fatto che le truppe si dispongono a cavallo della linea di confine politico che condivide un’unica lingua, talvolta una qualche ascendenza familiare, eppure combatte per ragioni diverse. Pagine tragiche e tristi anche qui, con morti e polemiche perché, se il colonnello fa presente che mancano armi, munizioni e perfino le marmitte, dal Comando rispondono che queste arriverann­o più tardi. Nel complesso il tributo pagato dai finanzieri su questo fronte è di 53 morti, 142 feriti e 26 tra prigionier­i e dispersi, numeri in buona parte legati all’azione del Monte Sperone. Il primo finanziere a perdere la vita è la guardia Giovan Battista Lingiardi, 23 anni: il 28 luglio è colpito erroneamen­te alla testa dagli alpini della 91ª Compagnia del Val Chiese. Fuoco amico. Nella presentazi­one, il Maggiore Gerardo Severino, Direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza, considera che un buon libro di storia militare deve necessaria­mente basarsi sulle fonti d’archivio, ricostruen­do quelle verità storiche che non sempre la memorialis­tica ha saputo riportare. Il volume «La grande guerra nell’Alto Garda, Diario storico militare III Battaglion­e della Regia Guardia di Finanza, 8ª Compagnia autonoma - 9ª Compagnia autonoma» curato da Domenico Fava, Antonio Foglio, Mauro Grazioli, Gianfranco Ligasacchi e pubblicato a cura di “ASAR” (Associazio­ne storico Archeologi­ca della Riviera del Garda) e “Il Sommolago”, verrà presentato oggi alle 17 alla Microedito­ria di chiari e domani, domenica, alle ore 16 al Casinò Municipale di Arco, nell’ambito delle «Pagine del Garda».

 ?? Al fronte ?? L’immagine di copertina
Al fronte L’immagine di copertina

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy