Bonometti «re» degli industriali della Lombardia
«Valorizzare le potenzialità per un Paese competitivo»
Marco Bonometti è stato incoronato re degli industriali lombardi. Candidato unico alla prestigiosa carica, il patron delle Officine Meccaniche Rezzatesi era supportato da tutto il movimento e le votazioni del consiglio di presidenza non hanno riservato sorprese. Resterà in carica per il quadriennio 2017-2021.
Un anno e mezzo dopo il fallito assalto alla presidenza della Confindustria nazionale, Marco Bonometti è stato incoronato re degli industriali lombardi. Candidato unico alla prestigiosa carica, il patron delle Officine Meccaniche Rezzatesi era supportato da tutto il movimento e le votazioni del consiglio di presidenza non hanno riservato sorprese. Bonometti, ingegnere e Cavaliere del Lavoro, resterà in carica per il quadriennio 2017-2021 e succede al varesino Alberto Ribolla, ad della Sices di Lonato Ceppino.
«Sarò presidente con il mio solito stile, quello di una persona autentica, indipendente e reale: saremo interlocutori forti della Regione e di Confindustria nazionale. In Lombardia abbiamo mezzi, persone e capacità ai più alti livelli d’Italia, valorizziamo queste potenzialità e contribuiremo a creare un Paese più competitivo», spiega Bonometti. Sottolineando «la grande compattezza e unità dell’industria lombarda nell’arrivare a questa nomina», nel suo discorso Bonometti ha scelto di puntare forte anche su innovazione, formazione e internazionalizzazione. Tutti temi cari anche all’Aib, guidata da Bonometti nel quadriennio 2013-2017. «Anche oggi ha messo al centro gli argomenti più importanti e non possiamo che condividere le sue idee», spiega Giuseppe Pasini, numero uno di Feralpi e presidente degli industriali bresciani , sottolineando che «è in atto un processo di ripresa e, come detto da Bonometti, anche le istituzioni dovranno fare la loro parte».
Davanti a Roberto Maroni, presidente della Lombardia, il nuovo numero uno degli industriali lombardi ha invitato la Regione a «proseguire sulla via della collaborazione e del confronto per la crescita con un focus particolare sulla manifattura del futuro». A Pasini sarebbe piaciuto vedere il patron di Omr a Roma. «Come tutti i bresciani, lo avrei voluto presidente della Confindustria Nazionale ma oggi Bonometti è riuscito a farsi eleggere, con la massima compattezza, presidente della Lombardia. Questo risultato è frutto anche della corsa dello scorso anno: ci ha messo la faccia, senza compromessi, e si è ritirato con grande stile».