Brescia, 4 regine per 4 sogni scudetto
Germani, Patarò, An e le Leonesse del calcio: tutte in vetta, ognuna con un segreto diverso
Le quattro sorelle di Brescia. Un aspetto in comune, non logistico: sono in vetta in Serie A, inseguendo uno scudetto il cui sapore è già noto ad alcune (Rugby Calvisano, An, Brescia femminile) e ignoto ad altre, nella fattispecie la Germani che dell’insolito quartetto è tuttavia la capofila simbolica. La sua favola si intreccia alla solidità della Patarò, intenzionata a difendere il tricolore, alla tradizione della pallanuoto e al riscatto delle Leonesse, attese al duello con la Juventus.
Potrebbe diventare un format televisivo. «4 ristoranti», «4 matrimoni» ci sono già, perché non fare «le 4 capolista»? Del resto, basterebbe un’unica sede: la Serie A di basket, rugby, pallanuoto e calcio femminile vede in vetta solo squadre bresciane. Certo, gli sport di squadra, in città e in provincia erano sempre andati forte. Ma un inizio di stagione così non lo si era mai vissuto. Se il rugby Calvisano (campione in carica) e la An nella pallanuoto — eterna seconda alle spalle di Recco— erano temprate all’alta quota, cui si è riabituato facilmente il Brescia calcio femminile (dato troppo presto per finito), è l’inebriante otto su otto della Germani a dare fulgore al quartetto. E alla città, mai così fremente per una squadra cittadina dai tempi delle rondinelle in A. Lo scudetto, obiettivo dichiarato per le altre tre regine, ad oggi è un’utopia per il basket. Ancora per quanto? Il potere, anche nello sport, logora solo chi non ce l’ha.