Fabbrica fiera, modello da esportazione
A Milano 11 aziende, 6 bresciane, ricreeranno un’impresa 4.0 con il ciclo produttivo di una valvola
Lo insegna l’esperienza di Orgoglio Brescia: quando gli imprenditori della leonessa fanno sistema, «l’impatto è devastante». Parola di Elisa Torchiani, presidente della Piccola Industria di Aib ieri a Milano negli spazi dell’UniCredit Pavilion per la presentazione dell’edizione 2018 di Mce, (Mostra Convegno Expocomfort) dedicata all’impiantistica e all’innovazione idrotermosanitaria che si terrà a Fiera Milano dal 13 al 16 marzo.
Brescia sarà nuovamente protagonista, questa volta non solo per la qualità e la quantità degli espositori: in 1.600 metri quadrati appositamente riservati nel padiglione quattro, undici aziende (sei della nostra provincia) messe in rete ricreeranno una fabbrica 4.0 con l’intero ciclo produttivo di una valvola (comparto economico tra i più importanti fra quelli in vetrina a Mce). Partendo dalle barre di ottone, le macchine realizzeranno il prodotto finito mostrando nella pratica le potenzialità dell’Internet Of Things applicato a una linea produttiva. L’esperienza è nata da «Fabbrica in Fiera», progetto creato per la rassegna Brixia Industrial Exhibition, andata in scena a Montichiari lo scorso maggio, che ricreava perfettamente la filiera di produzione con i dettami del 4.0 (software, robotino), ca, efficienza energetica, zero sprechi, emissioni ai minimi e non solo). L’idea è piaciuta talmente tanto che Reed Exhibitions Italia, società che organizza Mce, ha alzato la cornetta per esportare il modello a Milano.
«Dopo l’esperienza di Montichiari sono iniziate ad arrivare richieste anche dall’estero, specialmente dalla Germania. Abbiamo quindi deciso di rendere internazionale il nome di Fabbrica in Fiera. Ora si chiama Factory4.now, è un marchio registrato e sta avendo un successo che nemmeno ci immaginavamo». A dirlo sono Giuliano Baglioni, coordinatore del progetto e numero uno della Automazioni Industriali di Nave, e Gianfranco Sala, patron della Sala srl di Collebeato. Oltre alle loro due aziende, partecipano a Factory4.Now anche Almag (Roncadelle), Farm New Brass (Ciriè, Tori- Stb Officina Meccanica (Lumezzane), So.Tec (Almenno San Bartolomeo, Bergamo), Cogeim Europe (Casorezzo, Milano), Btb Transfer (Bovezzo), Eurofimet (Lumezzane), Felp Assembly System (Palosco, Bergamo), XPlab (Brescia). Il gruppo di imprese, che si muove sotto l’ombrello dell’Associazione Industriale Bresciana e HinnexHub (piattaforma dedicata alle imprese che vogliono innovare i processi nell’ottica 4.0), è lo stesso che ha conquistato l’attenzione dei visitatori del Bie di Montichiari. «Siamo bombardati da convegni sulla quarta rivoluzione industriale ma non c’è nulla come vedere il modo in cui si realizza nella pratica, per questo l’idea di ricreare una vera e propria fabbrica sta avendo così tanto successo», continua Baglioni. Serve a clienti e fornitori, ma pure a gli studenti che un giorno entreranno nel mondo del lavoro. «L’industria 4.0 punta sulla cibernetica, l’automazione e l’azzeramento delle emissioni. Questo cancella una serie di posti di lavoro poco qualificati ma non dobbiamo temere il cambiamento: grazie alla tecnologia si stanno creando e continueranno a crearsi nuove opportunità di impiego», conclude Baglioni.