CRESCE IL MONDO DEGLI ULTIMI
Con oltre 1.550 volontari torna oggi in 208 supermercati di Brescia e provincia la Colletta Alimentare. Lo scorso anno sono state 192 le tonnellate di alimenti raccolte in questa giornata e poi distribuite a 120 strutture caritative. Un’attività che prosegue per tutto l’anno: la giornata della Colletta è infatti il momento topico di un’opera meritevole sotto ogni profilo. Una giornata che serve anche come stimolo di riflessione e sensibilità verso il cosiddetto mondo degli ultimi: un mondo che da un decennio ha visto ingrossare progressivamente le sue file, con un significativo aumento delle famiglie italiane e dei minori. Alle soglie del mese più consumistico dell’anno, è bene ricordare che secondo la Fao si spreca più di un terzo del cibo prodotto e distribuito: una manna che sfamerebbe per un intero anno circa 2 miliardi di persone, considerando che per il 2050 si prevede una popolazione mondiale di oltre 9 miliardi e che attualmente superano il miliardo le persone sotto la soglia minima di nutrizione, di cui la maggior parte bambini. Per quanto riguarda il nostro Paese e i suoi tanti campanili, compresi quelli bresciani, c’è una novità positiva rappresentata dall’approvazione lo scorso agosto di una legge che permette di distribuire le eccedenze alimentari di giornata compilando un’unica dichiarazione a fine mese, abbattendo così quella barriera burocratica che invece di promuovere la solidarietà, la scoraggiava: ristoranti, supermercati, panifici, eccetera che intendevano regalare le proprie eccedenze dovevano infatti compilare una dichiarazione da presentare 5 giorni prima. Quello che più di qualsiasi altro dato urtava sotto il profilo umano erano i 180 kg che nel bresciano finivano quotidianamente nei cassonetti. Cassonetti poi spesso rovistati da chi non aveva nulla da mettere sotto i denti. L’auspicio è che quel passato sia realmente tale, e che il presente e ancor più il futuro restituiscano realtà diverse. Dati che dovrebbero – coerentemente con un auspicabile aumento della sensibilità da parte di chi gode di una esistenza perlomeno serena – darci il segno tangibile di un aumentato senso di solidarietà (laica) oltre che di carità (cristiana). Ultimo auspicio a proposito di questi due mondi che sostanziano la nostra comunità, un allineamento da parte delle associazioni laiche a quelle di stampo cattolico sul fronte della lotta alla povertà, ché finora a brillare di luce propria nel panorama della solidarietà e della carità è stato – innegabilmente – il mondo cattolico, rimediando, in parte, alle colpevoli manchevolezze dello Stato.