Corriere della Sera (Brescia)

Furto d’arte a Villa Corridori

- A. Tr. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quadri, specchiere, presepi napoletani: tre ladri hanno rubato parte della collezione di Villa Corridori, a Chiari. I carabinier­i studiano le telecamere.

In quel palazzo liberty del primo Novecento, tra i divani broccati e le tappezzeri­e di damasco, c’erano mobili antichi, una collezione di icone russe, presepi napoletani del Settecento, dipinti di Velazquez e un buco nella recinzione, sul retro: per entrare, ai ladri è bastato forzare la finestra, un solo colpo e via.

Villa Corridori, la casa museo donata dal notaio Giordano Scalvi e dalla moglie Liliana alla fondazione Morcelli Repossi di Chiari nel 2012, è stata derubata: la presidente Ione Belotti ha firmato una denuncia giovedì notte (gli unici inquilini del palazzo sono i volontari che lo aprono al pubblico, ma nelle scorse settimane era chiuso).

Quadri e lampadari staccati, le vetrine con la collezione di ceramiche spalancate, abat jour antiche in frantumi sul pavimento e specchiere lasciate insieme a qualche piccola statua nel giardino: i ladri, che sono fuggiti appena un volontario che stava dando del cibo ai gatti ha iniziato a urlare, hanno lasciato qualche cimelio nel cortile durante la fuga. Pare che fossero in tre: sono riusciti a eludere l’unica telecamera del palazzo. La presidente della fondazione ha un sospetto: è stato un furto studiato nei minimi dettagli, su commission­e.

Le indagini sono in corso e i carabinier­i hanno interessat­o il nucleo Tutela patrimonio artistico, ma non si esclude nemmeno che possano essere stati degli sbandati entrati a caso.

Al momento, i militari stanno valutando i fermi immagine delle telecamere pubbliche (la villa è vicino alla stazione) per rintraccia­re un volto e un’identità, mentre la fondazione Morcelli Repossi sta cercando di quantifica­re i danni subiti e stilando un inventario per appurare con esattezza quali opere siano state trafugate dalla villa. Di certo, sarà difficile piazzarle: ogni pezzo è rintraccia­bilissimo.

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