Piazza Loggia Tramonte sarà estradato
La comunicazione ieri alla Casa della Memoria. Milani: grazie al ministero
Non voleva tornare in Italia, ma i giudici portoghesi sono di diverso avviso. La Corte suprema ha respinto il ricorso contro l’estradizione presentato a luglio in Portogallo da Maurizio Tramonte (nella foto), l’ex fonte Tritone dei servizi segreti condannato a giugno con Carlo Maria Maggi, all’ergastolo per la strage di piazza della Loggia. Maggi è ai domiciliari; Tramonte, era stato arrestato il giorno dopo la condanna a Fatima. E in Portogallo contava di restare per pagare il suo debito con la giustizia. Ma sarà estradato.
Niente detenzione in Portogallo. Maurizio Tramonte, l’ex fonte Tritone condannato con Carlo Maria Maggi all’ergastolo per la strage di piazza della Loggia sconterà la sua condanna in un carcere italiano. la corte suprema portoghese ha respinto il ricorso presentato da Tramonte contro l’estradizione. L’aveva presentato lo scorso luglio. «Non voglio tornare in Italia» avevo detto Tramonte prima di presentarsi ai giudici. Ma la sua richiesta non è stata accolta. Non è ancora stato deciso quando Tramonte arriverà in Italia, ma i tempi a questo punto non dovrebbero essere troppo lunghi. Non è escluso che per la fine dell’anno l’ex «Fonte Tritone» sia rinchiuso in un carcere italiano.
Sconcertata la figlia: «Credo che mio padre debba ricorrere alla Corte Europea per i diritti dell’uomo». La notizia del ricorso respinto è stata diffusa dalla Casa della Memoria. «Abbiamo ricevuto una comunicazione verbale dal ministero di Giustizia» accenna Manlio Milani, portavoce della Casa della Memoria, che nella strage di piazza della Loggia perse la moglie Livia Bottardi Milani e che nei giorni scorsi aveva scritto proprio al ministro Andrea Orlando affinché il caso Tramonte non finisse nel dimenticatoio e si sollecitasse una decisione veloce. «Una comunicazione ufficiale non l’abbiamo ancora ricevuta» precisa Milani che ringrazia il Governo, il Ministero della Giustizia e degli Affari Esteri. Tramonte, responsabile della morte di 8 persone e del ferimento di un altro centinaio, (Maggi, 82 anni e condizioni di salute precarie si trova ai domiciliari) era stato arrestato il 21 giugno scorso nel santuario di Fatima il giorno dopo la sentenza di condanna definitiva all’ergastolo. Un ergastolo che sconterà in Italia.