Sospensione Ats per la farmacia Tar: stia aperta
Ventotto giorni. È il periodo che la farmacia «Capolaterra» di Desenzano avrebbe dovuto rimanere chiusa. A stabilirlo è un’ordinanza di Fabrizio Speziani, direttore sanitario dell’Agenzia di tutela della salute di Brescia che il 19 ottobre firmò l’atto che disponeva l’interruzione dell’attività a Desenzano. In realtà, la farmacia Capolaterra non ha mai chiuso i battenti: la proprietà aveva subito presentato ricorso al Tar, che si è recentemente pronunciato concedendo la sospensiva del provvedimento licenziato dall’Ats di Brescia. Nell’ordinanza del Tar non si esplicitano le motivazioni che hanno condotto l’Agenzia di tutela della salute a chiedere l’interruzione del servizio. E tuttavia «il difetto di motivazione del provvedimento impugnato» è uno dei motivi per cui i giudici amministrativi hanno concesso la sospensiva. «Non vengono esplicitate le ragioni che hanno condotto l’Amministrazione ad adottare la misura sanzionatoria della chiusura della Farmacia» è scritto nell’ordinanza del Tar del 23 novembre (presidente Alessandra Farina, estensore Alessio Falferi). Le ragioni ci sono di sicuro, ma il fatto che non siano state «esplicitate» ha permesso di chiudere la «partita» in calcio d’angolo. Il provvedimento è quindi sospeso, ma la trattazione nel merito è solo posticipata: il Tar l’ha fissata a luglio dell’anno prossimo, con un’udienza pubblica. Non è quindi escluso che la farmacia Capolaterra possa essere temporaneamente chiusa l’anno prossimo: l’Ats di Brescia aveva stabilito che si abbassassero le serrande per ventotto giorni, dal primo al 14 novembre e poi dal primo al 14 dicembre. Di certo, il mondo delle farmacie in generale non è esente da irregolarità: nel 2015, un’indagine dei Carabinieri del Nas di Brescia scoperchiò un giro di contraffazioni di prescrizioni mediche e farmaci anabolizzanti destinati all’universo del doping sportivo. (m.tr.)