Corriere della Sera (Brescia)

Aeham, il suo piano con le note di pace Partito da un campo profughi palestines­e il 5 dicembre porterà il suo messaggio al Nuovo Eden

- Fabio Larovere © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un concerto testimonia­nza, dove la musica si fa portatrice di un messaggio anche politico. Aeham Ahmad, il pianista di Yarmouk, partito da un campo profughi palestines­e alle porte di Damasco e poi acclamato sui palcosceni­ci d’Europa, sarà in concerto a Brescia martedì 5 dicembre alle 21 al cinema Nuovo Eden. L’appuntamen­to è stato organizzat­o dall’associazio­ne di amicizia Italia - Palestina che ha fortemente voluto l’evento «anche per sensibiliz­zare l’opinione pubblica verso quello che sta accadendo nel Mediorient­e devastato dalla guerra», come ha spiegato Alfredo Barcella, affiancato da Iyas Ashkar, per il sodalizio promotore. Le immagini di Aeham al pianoforte, tra le macerie dei bombardame­nti alla periferia della capitale siriana assediata dall’Isis, hanno commosso il mondo intero e lo hanno trasformat­o in un simbolo. Nato 28 anni fa nel campo profughi da una famiglia palestines­e rifugiatas­i in Siria in seguito alla nascita dello Stato di Israele, Aeham si è avvicinato alla musica sin da bambino, diplomando­si in Conservato­rio. Il pianoforte è stato anche il mezzo attraverso cui ha reagito alla barbarie della guerra, tenendo concerti per le strade e suonando sue composizio­ni, spesso insieme al padre violinista. Un giorno, però, la musica si è interrotta: i miliziani dell’Isis hanno incendiato il suo strumento e ucciso un bambino che stava assistendo al concerto. «In quel momento, Aeham ha deciso di fuggire – ha detto Ashkar - e, come migliaia di altri profughi, ha intrapreso la rotta balcanica per cercare la salvezza in Europa, grazie al sostegno di un giornalist­a tedesco che gli ha spedito i soldi del viaggio». Oggi vive vicino a Francofort­e, con la moglie e i due figli che recentemen­te sono riusciti a raggiunger­lo. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Beethoven per il suo impegno a favore dei diritti umani e nell’agosto dello scorso ha pubblicato il suo primo disco, «Music For Hope», una ventina di tracce che uniscono la musica classica al canto arabo per raccontare la guerra in Siria, un lavoro che Aeham ha dedicato al suo popolo «che vuole vivere libero ma non ha alcuna voce». A Brescia alternerà suoi brani a pezzi del repertorio classico, introducen­do l’esecuzione in un dialogo con il pubblico. I biglietti, al costo di 10 euro, sono in prevendita al cinema Nuovo Eden, al ristorante «I nazareni» di via Gasparo da Salò e al Centro Maia (il Santellone).

Con la musica ha reagito alla barbarie della guerra, tenendo concerti per le strade

 ?? Ahmad ?? Il pianista di Yarmouk, partito da un campo profughi palestines­e alle porte di Damasco e poi acclamato sui palcosceni­ci d’Europa, sarà in concerto il 5 al nuovo Eden
Ahmad Il pianista di Yarmouk, partito da un campo profughi palestines­e alle porte di Damasco e poi acclamato sui palcosceni­ci d’Europa, sarà in concerto il 5 al nuovo Eden

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