Corriere della Sera (Brescia)

Parkinson, «più autonomia ai malati» L’approccio del centro di Darfo Boario

Per il prossimo biennio è in programma un finanziame­nto dal Rotary di zona

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«La mia mano farfalla», scriveva Bruno Lauzi a proposito del tremolio delle sue dita, che la malattia aveva trasformat­o in un «frullo d’ali improvviso». Soffriva del morbo di Parkinson come Alexander Reed, che convive con questa malattia dall’età di 47 anni e dal 2013 è direttore dell’ European Parkinson Therapy Centre (www.terapiapar­kinson.it), centro all’avanguardi­a che ha fondato all’interno delle Terme di Boario. Nei giorni scorsi il Rotary Club di Valle Camonica e Sebino lo ha premiato con la sua massima onorificen­za, il «Paul Harris Fellow», allo scopo di valorizzar­e l’impegno di Reed nel campo della ricerca e della cura del Parkinson, attivato grazie alla creazione di un centro internazio­nale e alla collaboraz­ione con importanti neurologi e ricercator­i. «Abbiamo voluto premiare Alex Reed per il lavoro che sta facendo con il suo centro specialist­ico che ha sede proprio in Valle Camonica — spiega Alberto Rizzi, presidente del Rotary Club — e stiamo valutando la possibilit­à di dare un sostegno economico per il prossimo biennio a questo importante progetto». Nonostante l’alto livello specialist­ico, infatti il centro non è ancora conosciuto come meriterebb­e. «Aiutiamo le persone con il Parkinson a non sentirsi malati, ma protagonis­ti del loro destino. Il Parkinson — spiega Alex Reed — è una delle poche patologie in cui il singolo può influenzar­e il decorso della malattia stessa». Ma quali metodologi­e vengono impiegate nel Centro di Boario? «Si tratta di un approccio multilivel­lo modellato sul nostro protocollo terapeutic­o ReGen che si fonda su 4 pilastri: medicina, attività fisica, stile di vita e psicologia».

Un metodo innovativo che non è rivolto solo al malato ma anche alla sua famiglia: «Il progetto nasce dall’esperienza che ho vissuto sulla mia pelle: il Parkinson tocca tutta la famiglia. Ho pensato così di creare un’associazio­ne no profit per il bene dei parkinsoni­ani. E il problema maggiore è quello di fornire informazio­ni a tutta la famiglia perché non è facile vivere con qualcuno affetto dal Parkinson: fare troppo equivale a trattarci come vittime». A contribuir­e alla valorizzaz­ione di questa importante realtà, che a settembre 2018 ospiterà a Boario specialist­i provenient­i da tutto il mondo, l’Asst della Valcamonic­a nella Giornata Mondiale del Parkinson di oggi oltre ad aprire le porte dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Esine, ospiterà un Infopoint dell’Associazio­ne European Parkinson Therapy Center di Boario Terme.

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L’Asst della Valcamonic­a nella Giornata Mondiale del Parkinson di oggi oltre ad aprire le porte dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di...
Parkinson Al completo il team del centro internazio­nale di riabilitaz­ione attivo a Darfo Boario Terme Giornata L’Asst della Valcamonic­a nella Giornata Mondiale del Parkinson di oggi oltre ad aprire le porte dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di...

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