Musil, tre video in lizza per il Premio Gavioli su industria e lavoro
Il Concorso Nazionale Roberto Gavioli per documentari sull’industria e sul lavoro — questa è la decima edizione — sta per concludersi anche quest’anno con la cerimonia di premiazione (martedì 28 novembre, dalle 16.30 alle 18.30 presso la Sala della Gloria all’Università Cattolica del Sacro Cuore, via Trieste 17). Ieri alla Fondazione Micheletti è stato presentato il programma della giornata e si è fatto il punto su una iniziativa che si è guadagnata i galloni del prestigio di settore, ma a cui manca ancora un salto di qualità per diventare riferimento espositivo consolidato. «Il concorso — ha ricordato Renè Capovin, museologo della Fondazione Micheletti — è nato con l’intento di dotare la futura sede centrale del Musil di un patrimonio audiovisivo che documenti l’evoluzione e la storia del lavoro. In questi anni è cresciuto, ma gli manca ancora la capacità di distribuire il suo prezioso materiale, di gestire un archivio. Archivio (300 opere) che costituisce un vero e proprio giacimento informativo e testimoniale, purtroppo non attinto. La nostra ambizione è che questo concorso diventi internazionale, anche perché molti dei video giunti trattano di temi internazionali e vengono dall’estero». Sono oltre venti documentari che hanno affrontato l’ultima selezione della giuria presieduta dallo storico cinematografico Gian Piero Brunetta. Tre i titoli che hanno avuto accesso alla fase finale:
Per chi vuole sparare (2016) di Pierluca Ditano racconta la vita di Peppino, napoletano di origine, che ogni giorno traina a braccia i carretti di ferro che costruiscono a Porta Palazzo, Torino, il mercato all’aperto più grande d’Europa; Nimble Fingers (201/) di Parsifal Reparato, ovvero le agili dita delle operaie vietnamite che lavorano nelle fabbriche dell’elettronica in una latitudine di mondo in cui la società contadina interseca la neo-civiltà industriale; Mare nostro (2016) di Andrea Gadaleta Caldarola, una cartolina da Molfetta, ex-paradiso adriatico di un’economia ittica che si ritrova con un mare svuotato dalla imprevidenza dell’uomo. Il Concorso Gavioli è promosso dal Musil con il patrocinio di Fondazione Asm, la collaborazione di Università Cattolica e con il contributo di Aifos e Banca Santa Giulia.