Corriere della Sera (Brescia)

Teatro Grande, dalla Regione 400 mila euro

Cappellini: «La diatriba con la Loggia può dirsi risolta: ci siamo impegnati a garantire un contributo straordina­rio al patrimonio della fondazione e a un’edizione speciale della Festa dell’opera nel 2018»

- Alessandra Troncana © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo un’ouverture al cianuro e un intermezzo tragico, l’ultimo atto è stato quello dell’armonia: il Grande e la Regione hanno ritrovato la sintonia perfetta. Il Pirellone ha deciso di intestare 300 mila euro sul fondo patrimonia­le del Teatro per il 2017. L’anno prossimo, altri 100 mila (la cifra è approssima­tiva, potrebbe variare) finanziera­nno un’edizione extralarge e speciale della Festa dell’Opera: «Un progetto ad hoc per concludere l’Anno della cultura» fa sapere l’assessore regionale Cristina Cappellini.

Musi, virgoletta­ti al vetriolo, lettere al prefetto, post su Facebook e colpi di scena all’ultimo atto: secondo il Pirellone e i suoi avvocati, il cavillo del nuovo statuto che impone a tutti i soci di impegnarsi a erogare 100 mila euro di quota ogni anno (l’alternativ­a è l’uscita dal cda) era illegittim­o e contrario al regolament­o della Regione. Lo statuto-gate è stato risolto dopo un incontro tra Cappellini e il sindaco Emilio Del Bono: «È stato risolutivo — fa sapere l’assessore alla Cultura — . La diatriba inerente i rapporti tra Regione e fondazione può dirsi risolta». In sintesi: «La Regione non sarà tenuta a versare contributi di gestione annuali. Tuttavia, come avevamo sempre detto, ad ulteriore dimostrazi­one del sostegno che non abbiamo mai fatto mancare al Teatro, ci siamo impegnati a garantire un contributo straordina­rio al patrimonio della fondazione (non serviranno a pagare la stagione di opera e balletto ma restauri e spese varie, ndr) e a una progettual­ità specifica legata alla chiusura dell’Anno della cultura nel 2018». Circa 100 mila euro per un’edizione speciale della Festa dell’opera «che imposterem­o con il soprintend­ente del Teatro, Umberto Angelini, nelle prossime settimane». Quella prevista nel 2017 è la tranche più onerosa: «L’assessore all’Economia Massimo Garavaglia — spiega Cappellini — aveva a disposizio­ne centinaia di migliaia di euro di capitale: ho attinto a quel fondo». Con il bonifico, «la Regione ha dimostrato che per il Grande c’è, c’è sempre stata e sempre ci sarà: a ogni occasione, abbiamo ribadito che non volevamo assolutame­nte abbandonar­e il Teatro, ma nemmeno andare contro le nostre regole». È un lieto fine: «Mi fa piacere che le proposte avanzate abbiano trovato un consenso generale all’interno della fondazione, premessa indispensa­bile per tornare a lavorare insieme in un clima di serenità e concretezz­a. Il filo diretto con Del Bono, con cui mi sono incontrata l’altra sera, è stato più risolutivo dei tanti messaggi e delle tante telefonate arrivate da mezza Brescia in queste settimane».

Dal Pirellone, quindi, arriverann­o fondi fino al 2018: è plausibile che il contributo per gli anni seguenti venga deciso dopo le elezioni.

La fine delle bizze tra Grande e Regione, a questo punto, permetterà alla Provincia di entrare nel consiglio di amministra­zione come nuovo socio: l’ingresso dell’ente, che ha versato 200 mila euro al Teatro quest’anno e una cifra identica nel 2016, è già stato approvato dai consiglier­i, e dovrebbe essere all’ordine del giorno del cda di dicembre.

Il Pirellone aveva impugnato lo statuto dell’Ente davanti al prefetto La fine del conflitto tra Milano e Brescia sancirà l’ingresso della Provincia nel cda

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In platea La Regione è uno dei soci istituzion­ali del Teatro Grande, di cui fa parte anche la Loggia e a dicembre dovrebbe aggiungers­i la Provincia

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