E Aib investe proprio sulle quote rosa con il gruppo «LE Imprenditrici»
Il presidente Pasini: «L’impresa è cultura. E loro hanno grandi capacità»
Per decenni, nel secolo scorso, quello tra imprenditore e operai è stato un rapporto di scontro dialettico: capitale e lavoro agli opposti, alla conquista di profitti, doveri e diritti. Poi è arrivata la globalizzazione e in seguito la crisi economica-finanziaria. In questo flusso di cambiamenti, chi ha investito è riuscito a reggere meglio agli scossoni dell’ultimo decennio, salvando posti di lavoro e, quindi, un pezzo dello Stato sociale. Ma quindi «chi è oggi l’imprenditore e quale cultura porta come figura sociale?» Una questione che non fa distinzione tra uomini e donne. Anzi, è proprio al gruppo de «LE Imprenditrici» che il presidente di Aib Giuseppe Pasini chiede un ruolo attivo in questo nuovo progetto dell’associazione che mira a «ripensare l’identità imprenditoriale e la cultura d’impresa». Nel corso dell’incontro Pasini ha sottolineato il peso della sfida: oggi più che mai bisogna «raccontare seriamente cosa sia l’impresa, l’industria, la buona manifattura». Con un obiettivo chiaro: «Far diventare reale e attuale l’idea che impresa è cultura».
È la convinzione — tanto cara anche al presidente degli industriali lombardi, Marco Bonometti — che l’azienda non sia solo una fabbrica, ma un meccanismo complesso sotto il profilo socio-economico che genera «benessere, economia circolare, responsabilità sociale». In questa sfida, un ruolo cruciale appartiene alle imprenditrici che hanno «grandi capacità» proprio in virtù della loro «visione aperta» sul mondo.
Quello di Pasini è un riconoscimento importante della capacità imprenditoriale del mondo femminile: è a loro che il leader di Aib chiede di «analizzare, studiare e dare corpo a questa nuova visione dell’imprenditore contemporaneo. Sfatando una volta per tutte i pregiudizi». La proposta sembra già trovare risposte, come quella di Renata Pelati, ad di Gerard’s: «Riusciamo a svolgere al meglio la nostra funzione nella misura in cui siamo in grado di creare innovazione contro il conformismo» dichiara Pelati, co-responsabile del gruppo LE Impreditrici al pari di Daniela Bandera (ad di Nomesis), convinta che in Aib serva un «Think Tank» capace di «sollecitare l’orgoglio degli imprenditori e delle imprenditrici». È a queste ultime che Pasini chiede «un contributo costante e trasversale su tutti i tavoli di Aib». E, non a caso, già oggi nella squadra del presidente lavorano Paola Artioli (vicepresidente), Elisa Torchiani alla guida della Piccola, Alberta Marniga con delega a legalità e responsabilità sociale e Germana Bergomi, delegata allo sviluppo mercati e all’internazionalizzazione.