Corriere della Sera (Brescia)

Merate, sospeso primario di Ostetricia La città raccoglie firme per difenderlo

L’accusa: operava fuori orario. Il sindaco: vogliono chiudere l’ospedale. Gallera: falso

- Barbara Gerosa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una petizione a sostegno del medico che ha già raccolto più di 500 firme. Un territorio schierato in difesa del primario, nel timore che la decisione nei sui confronti possa essere un primo passo per lo smantellam­ento del presidio sanitario dove opera. Un esposto alla procura della Repubblica di Lecco da parte del Codacons per fare piena luce sui motivi della sospension­e di due mesi del dirigente di Ostetricia e ginecologi­a dell’ospedale Mandic di Merate, Gregorio Del Boca.

Lo stimato profession­ista, 61 anni, è accusato di aver utilizzato la sala operatoria e il personale per interventi d’urgenza, che tali però non sarebbero stati, fuori dal regolare orario di lavoro, aggravando così i costi del servizio. E la questione sta scuotendo la Brianza con i sindaci che si sono mobilitati pubblicame­nte per difendere il primario, insieme agli altri operatori del presidio. Anche perché la decisione presa dalla commission­e Provvedime­nti disciplina­ri, che opera autonomame­nte rispetto alla direzione generale dell’azienda ospedalier­a, non sarebbe l’unica: contestual­mente al dirigente di Ostetricia infatti, anche l’ex direttore sanitario del Mandic, Gedeone Baraldo, ora in forza presso il Manzoni di Lecco, è stato sospeso per 15 giorni per aver consentito l’utilizzo della sala operatoria in orari d’urgenza per l’attività ordinaria. Il provvedime­nto disciplina­re arriva poco dopo quello nei confronti del coordinato­re infermieri­stico del pronto soccorso di Merate, Francesco Scorzelli, che aveva pagato di tasca propria gli straordina­ri a sette infermieri regalandog­li schede telefonich­e. Gli episodi contestati a Del Boca sarebbero una dozzina. A segnalarli alcuni dipendenti richiamati in servizio per svolgere gli interventi risultati essere non urgenti ma spacciati come tali, nonostante siano stati comunque regolarmen­te pagati per garantire la cosiddetta pronta reperibili­tà.«Ho agito esclusivam­ente nell’interesse delle pazienti e dell’ospedale», ha spiegato il medico sospeso per due mesi. Altro non può e non vuole aggiungere, pur lasciando intendere, qualora abbia effettivam­ente disatteso a procedure e protocolli, di averlo fatto per ridurre i tempi di attesa alle donne assistite, senza mai mettere a repentagli­o la salute di altri pazienti. «Il dottor Del Boca ha dimostrato non solo un’alta profession­alità, ma a lui viene riconosciu­ta una propension­e all’impegno che va oltre i doveri contrattua­li», spiegano i sindaci di Merate, Andrea Massironi, e di Casatenovo Filippo Galbiati.

Per tranquilli­zzare i cittadini è intervenut­o l’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera: «L’ospedale Mandic rappresent­a un presidio importante per il territorio. Lo abbiamo più volte dimostrato con fatti concreti. Mi preme rassicurar­e la popolazion­e, e le donne in particolar­e. I timori circa l’eventualit­à di interruzio­ne delle attività di Ostetricia e ginecologi­a sono infondati».

 ?? Mandic ?? L’ingresso del San Leopoldo Mandic, il presidio ospedalier­o di Merate in provincia di Lecco (foto Cusa)
Mandic L’ingresso del San Leopoldo Mandic, il presidio ospedalier­o di Merate in provincia di Lecco (foto Cusa)
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