Corriere della Sera (Brescia)

Ticket, Brunello condannato

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Anche per i giudici ha truffato Brescia Musei e la Loggia. Il tribunale di Treviso ha condannato l’ex patron di Artematica Andrea Brunello a un anno e undici mesi (pena sospesa) per aver «gonfiato» i biglietti di Inca e Matisse, allestite al Santa Giulia.

«Cosa vuole che le dica? Mi sembra abbia già detto tutto il giudice». Di Treviso, che ha condannato a 23 mesi (pena sospesa e non menzione) l’ex patron di Artematica Andrea Brunello, finito a processo per truffa nei confronti di Loggia e Fondazione Brescia Musei in relazione all’organizzaz­ione delle mostre su Inca e Matisse allestite in Santa Giulia tra il 2009 e il 2011. Anche per il Tribunale Brunello «gonfiò» il numero dei biglietti venduti al fine di ottenere un profitto indebito ma stabilito da alcune clausole del contratto. «Ovvio che un po’ mi dispiace», ammette lui dopo la sentenza. Perché «come ho sempre detto so come sono andate le cose e soprattutt­o so che non volevo truffare nessuno. Detto questo, quantomeno non ci saranno ricadute penali nei miei confronti». Il pm aveva chiesto due anni e sei mesi, tra 90 giorni le motivazion­i. Assolto «per non aver commesso il fatto» invece Giuseppe Mazzadi, segretario di Brescia Musei. Il Tribunale ha disposto a carico di Brunello anche i risarcimen­ti del danno: sia morale che patrimonia­le per il Comune di Brescia, esclusivam­ente morale invece per la Fondazione Brescia Musei che in sede civile ha già ottenuto un indennizzo di 800 mila euro. A entrambi, una provvision­ale di 25 mila euro. «Faremo ricorso in appello, ma a gennaio il caso sarà prescritto. Nel frattempo andiamo avanti». (m.rod.)

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