Corriere della Sera (Brescia)

Si possono comprare allo sportello o in Rete o generare con il «mining». Ma a caro prezzo

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Si possono comprare in specifici sportelli atm, anche a Brescia, pagando in contanti o carta di credito. Più frequentem­ente, però, le compravend­ite avvengono su appositi portali online p2p. Acquistare bitcoin è simile a un’operazione in valuta: non esiste un’unica piattaform­a regolament­ata, ma una sterminata serie di borse, tutte online, e la quotazione è data dal mercato. Per acquistare e vendere bitcoin, basta registrars­i sui portali e creare dei portafogli online: le transazion­i da valuta a criptomone­ta avvengono con carta di credito o, più banalmente, iban. La protezione dei singoli portafogli è in carico a chi li detiene. Un’altra pratica per ottenere bitcoin è generarli con l’attività di «mining». Al contrario delle valute convenzion­ali, infatti, non esistono banche centrali che stampano criptomone­ta e, per generare bitcoin, l’ideatore ha pensato di ricompensa­re con «nuova moneta» chi aggiunge la potenza erogativa che permette di far funzionare il sistema. In soldoni, i bitcoin vengono creati e distribuit­i in modo proporzion­ale alla potenza fornita dal computer collegato 24 ore su 24 a un apposito programma. Dato che il sistema è sempre più complesso, oggi la potenza di calcolo richiesta per ottenere bitcoin tramite il mining rende antieconom­ica l’attività «domestica». (v.c.)

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