Ubi, rinnovo cariche nella primavera 2019 Brescia o Bergamo?
L’iter per l’approvazione della nuova governance di Ubi nasconde tra le pieghe un aspetto che, solo fino a pochi anni fa, sarebbe rientrato tra quelli «strategici»: il fattore campo dell’assemblea elettiva.
Il rinnovo delle cariche, infatti, è fissato per la primavera del 2019, ma i tecnicismi legati al varo del nuovo modello monistico rischiano di scompaginare, per la sede dell’assemblea, quell’alternanza sancita dall’articolo 14 dello statuto della banca: una volta a Brescia e l’altra a Bergamo. Il 2017 è toccato a Bergamo e così, gioco forza, nella primavera del 2018 sarà la volta di Brescia.
Il ritorno a Bergamo era previsto proprio per la tornata elettorale in programma nel 2019. Ma verosimilmente non sarà così perché il corso dell’approvazione del modello che soppianterà il duale, prevede la «vidimazione» del nuovo statuto da parte della Bce. La quale, una volta che la banca lo avrà licenziato, avrà tempo fino a novanta giorni per esprimersi in merito. Non solo, ma nel caso dovesse cavillare qualcosa, il timing di approvazione ripartirebbe di nuovo: la Bce si terrebbe un margine di altri novanta giorni per l’ok definitivo.
Insomma, l’approvazione in parte straordinaria del nuovo statuto, oggi come oggi, viene vista come difficilmente abbinabile all’assemblea ordinaria della prossima primavera a Brescia.
Facile pensare che si tornerà a Bergamo in autunno (a ottobre?). Fermo restando che la trasformazione in spa ha tolto alle assemblee quell’allure di grande festa del corpo sociale, l’assemblea ridotta a faccenda tra azionisti (pochi) toglie così anche importanza al fattore campo. Questa o quella (sede) per dirla con il Rigoletto, per me pari sono.