Brescia al bivio, il coraggio di cambiare
Oggi al Rigamonti arriva la Salernitana. Cellino rassicura Marino, ma bisogna vincere
Fiducia del presidente confermata per Pasquale Marino. Sotto esame, oggi al Rigamonti contro la Salernitana, ci sono soprattutto i giocatori. La situazione non è disperata, ma l’inversione di tendenza deve arrivare dopo 4 gare senza vittorie, nelle quali il Brescia ha raggranellato solo due pareggi. Gli avversari di giornata non stanno poi meglio, anche loro a novembre non hanno mai vinto (tre pareggi) eppure restano a ridosso dei play off. Oggi si capirà se il Brescia ha carattere.
Non sarà la gara decisiva per Pasquale Marino, che mercoledì ha parlato a cuore aperto con Massimo Cellino e ieri lo ha rivisto di persona dopo un mesetto. Fiducia confermata, a prescindere dal risultato di oggi. Sotto esame ci sono soprattutto i giocatori, d’accordo, ma contro la Salernitana si giocano molto tutti. Nessuno escluso. Stavolta non si sgarra, l’inversione di tendenza deve arrivare dopo 4 gare senza vittorie, nelle quali il Brescia ha raggranellato solo due pareggi. Gli avversari di giornata non stanno poi meglio, anche loro a novembre non hanno mai vinto (tre pareggi) eppure restano a ridosso dei play off. Squadra di categorie come poche altre, pur senza valori individuali straordinari, la Salernitana ha delle lacune in difesa ma è tosta e ha buone qualità in attacco, dove oggi ritroverà anche l’imprevedibile Sprocati. Soffermarsi sugli avversari, dopo le ultime turbolente ore vissute dal Brescia, non è peraltro indispensabile. Gli occhi sono tutti su Caracciolo e compagni. Nessun alibi da invocare, bensì tante domande in attesa di risposte. Ad alcune, ha già provveduto ieri un Marino apparso sereno.
Attriti con il presidente? «Non ve ne sono, su di me ho sentito tanta aria fritta. Non godo dell’immunità, si dipende solo dai risultati. L’impegno però, non è mai mancato».
Questa squadra è limitata? «Dobbiamo migliorare nella rifinitura, è evidente, c’è poca cattiveria negli ultimi metri. E siamo discontinui. Ma la situazione non è così disastrosa».
Cosa serve per uscire dalla crisi? «Se la squadra è forte — questo il messaggio da segnare sulla lavagna — deve essere brava a tirarsi fuori dalle difficoltà. Da questa sfida capiremo se abbiamo carattere».
Per il test più delicato dal suo avvento a Brescia, Marino dovrebbe affidarsi alla stazza di Torregrossa e riproporre Machin dal via. Di Santantonio, che gli fu preferito a Cesena, non è nemmeno convocato. Non solo un’ammissione di colpa. È la volontà di girare pagina presto. Anzi, subito.