Corriere della Sera (Brescia)

Sempre accanto ai medici di base

- Di Carmelo Scarcella

Mai messo in dubbio la profession­alità dei medici di medicina generale bresciani con i quali ho da più di 20 anni una proficua collaboraz­ione. Restano i principali attori della presa in carico dei cronici.

Ritengo doveroso intervenir­e per ribadire la mia posizione rispetto al ruolo e alla profession­alità dei Medici di Medicina Generale dopo l’articolo dal titolo «Se i medici di base sono sotto attacco» del 1 dicembre. Non ho mai messo in discussion­e la profession­alità dei Medici di Medicina Generale, in particolar­e di quelli bresciani, con i quali ho da più di 20 anni una proficua collaboraz­ione, testimonia­ta anche da pubblicazi­oni e eventi scientific­i riconosciu­ti a livello nazionale, e che hanno dimostrato una effettiva capacità di presa in carico del paziente cronico. L’Ats di Brescia, già Asl, ha attivato nel 2005 il governo clinico che vede i Medici di Medicina Generale attori principali di un percorso ricco di risultati positivi. Lo stretto legame tra l’Agenzia e questi profession­isti è dimostrato anche dalla loro adesione al Governo Clinico pari, ad oggi, all’80% del totale (580 adesioni su 726 Medici). Le criticità da me riportate, in occasione del convegno di lunedì scorso, relative al sistema delle cure primarie quale componente del Servizio sanitario nazionale, sono riferite alla organizzaz­ione e alla remunerazi­one dei Medici di Medicina Generale; aspetti disciplina­ti da un accordo collettivo nazionale che da troppo tempo necessita di essere adeguato anche in consideraz­ione delle esperienze profession­ali e gestionali consolidat­e soprattutt­o a livello regionale e locale. Con riferiment­o alla formazione dei Medici di Medicina Generale ricordo che la stessa è affidata ad un corso triennale regionale mentre sarebbe più completo un percorso specialist­ico universita­rio di almeno 4 anni. Inoltre va ricordato che i Medici di Medicina Generale sono tenuti ad un aggiorname­nto continuo per il quale anche Ats Brescia è direttamen­te impegnata: nel corso del 2016, a titolo di esempio, ogni Medico di Medicina Generale ha partecipat­o in media a 6 iniziative di aggiorname­nto profession­ale organizzat­e dall’Agenzia. Alla luce di quanto sopra, ho sempre sostenuto, e continuerò a farlo, che il sistema di cure primarie rappresent­a il principale attore della complessiv­a presa in carico del paziente cronico.

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