Corriere della Sera (Brescia)

Roghi «criminali» all’ex Faeco

I deputati bresciani: più bonifiche e controlli. Stop alle discariche: Aib contro la Regione

- Pietro Gorlani pgorlani@corriere.it

Per la commission­e Ecomafie dietro i roghi all’ex Faeco di Bedizzole c’è l’ombra della criminalit­à organizzat­a. E mentre i parlamenta­ri bresciani chiedono più bonifiche, Aib ricorre contro lo stop regionale a nuove discariche.

I tre incendi, quasi certamente dolosi, scoppiati nell’ex discarica Faeco di Bedizzole in primavera sono «chiari segnali di connession­e con la malavita organizzat­a, che vanno approfondi­ti». Il presidente della commission­e regionale Antimafia, Gianantoni­o Girelli (Pd), al termine dell’incontro avuto ieri pomeriggio in Prefettura con la commission­e parlamenta­re Ecomafie, non usa giri di parole.

La dinamica di quei roghi — scoppiati il 17 marzo e il 24 e 30 maggio — è più che sospetta. La gestione della discarica proprio il 6 marzo è passata (con un affitto di ramo d’azienda) alla Green Up srl, controllat­a dalla Waste Italia, colosso del trattament­o rifiuti, che però non naviga in buone acque finanziari­e (ha chiesto il concordato in bianco). Un passaggio che può aver scatenato un «regolament­o di conti» da parte di qualche altro operatore del settore. Di questo si sta occupando la procura di Milano, che indaga anche sui passati illeciti ambientali relativi alla discarica. Un primo procedimen­to dei carabinier­i del Noe del 2007 (chiuso nel 2010) l’altro del 2014: era stata sequestrat­a una vasca del settore E (proprio quello dove si sono verificati gli incendi) che resta in parte ancora sotto sequestro.

Nell’incontro di ieri i nuovi gestori della discarica si sono dimostrati collaborat­ivi. Hanno assicurato il massimo impegno per gestire al meglio l’impianto; il contenzios­o per la mancata fidejussio­ne, aperto con la Provincia, è stato risolto. Anche se restano nette le criticità evidenziat­e a maggio nella visita ispettiva di Arpa: ha scoperto irregolari­tà nella copertura giornalier­a dei rifiuti pericolosi e non (con la possibilit­à di una loro aero-dispersion­e) e nell’insufficie­nte sistema di captazione del biogas. Ad ogni modo tutti i parametri ambientali sono sotto i limiti di legge. Resta il fatto che i roghi primaveril­i avevano un alto potenziale tossico, visto che si sono sviluppati in un magma di fluff, ovvero le scorie non ferrose dei rottami. Quella di Bedizzole infatti è una delle discariche di fluff più grandi d’Italia, aperta nel 1999 da Feralpi, che nel 2012 l’ha venduta a Kinexia Spa per 26,2 milioni, per poi cambiare veste societaria all’interno di Waste Italia. Colline di rifiuti simili a quelle che sorgono a Montichiar­i.

«Non era certamente autocombus­tione» riferisce al Corriere un vigile del fuoco volontario che è intervenut­o il 17 marzo, «perché le fiamme sono partite dallo strato superficia­le». Gli stessi amministra­tori della Green Up hanno infatti presentato denuncia contro ignoti. La conferma indiretta del dolo arriva dalla stessa presidente della commission­e Ecomafie, Chiara Braga (Pd): «Dagli elementi che abbiamo acquisito è altamente improbabil­e che si sia trattato di autocombus­tione».

I roghi dell’ex Faeco hanno contribuit­o a far parlare ancora di «Terra dei fuochi del Nord», definizion­e usata dal procurator­e aggiunto Sandro Raimondi proprio di fronte alla stessa commission­e Ecomafie. «La differenza tra noi e la vera terra dei fuochi è che qui si vogliono fare le cose alla luce del sole» precisa però la deputata Miriam Cominelli, membro della medesima commission­e, che ritiene opportuno mantenere alta l’attenzione «sulle tante criticità ambientali della provincia» e propone l’istituzion­e di una commission­e Ecomafie

Mozione alla Camera I deputati bresciani hanno chiesto più controlli e nuovi studi epidemiolo­gici

1,8 Migliaia di mc la capacità di scorie dell’ex Faeco: 600mila quelle restanti Regione in campo Cominelli propone una commission­e ecomafie anche in Regione Lombardia

anche in regione. La settimana prossima intanto la Camera dovrebbe approvare una mozione a difesa dell’ambiente proposta dai 5 Stelle e firmata da quasi tutti i parlamenta­ri bresciani (non è stata sottoscrit­ta da Gelmini di FI e Galperti del Pd): «chiediamo più fondi per le bonifiche ma anche più controlli e analisi, oltre all’estensione dello studio Sentieri per indagare il rapporto tra inquinamen­to e malattie».

 ?? Sopralluog­o ?? I membri della commission­e Ecomafie ieri alla discarica Green Up di Bedizzole e un particolar­e della zona «E»
Sopralluog­o I membri della commission­e Ecomafie ieri alla discarica Green Up di Bedizzole e un particolar­e della zona «E»
 ??  ??
 ??  ?? Il vertice L’incontro di ieri in Prefettura tra i deputati e la commission­e regionale Antimafia, presieduta da Gianantoni­o Girelli del Pd (Morgano LaPresse)
Il vertice L’incontro di ieri in Prefettura tra i deputati e la commission­e regionale Antimafia, presieduta da Gianantoni­o Girelli del Pd (Morgano LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy