Corriere della Sera (Brescia)

Università e No tax area Aumentano le matricole

Brescia è considerat­a una università virtuosa nel panorama nazionale

- di Thomas Bendinelli Thomas Bendinelli

Università, tasse e matricole: Brescia virtuosa nel panorama nazionale punta a migliorare ancora di più. E ci si aspetta un aumento delle immatricol­azioni proprio grazie al debutto della «No tax area» per chi ha redditi bassi. Nel complesso Brescia, secondo il Sole 24 Ore, si trova a metà classifica per quanto riguarda la tassazione media: 1.281 euro alla Statale.

La scorsa settimana, all’inaugurazi­one dell’anno accademico, il rettore Maurizio Tira ha annunciato con entusiasmo l’inversione di tendenza nel calo di iscrizioni, parlando di un +6% di immatricol­azioni e affermando che la soglia dei 15 mila iscritti può essere sfondata, forse già da quest’anno. Obiettivo più che ambizioso, si vedrà più avanti se verrà davvero raggiunto, certo è che tra le ragioni dell’aumento di immatricol­azioni c’è anche una tassazione meno pesante nei confronti degli iscritti e il debutto della No tax area per chi ha redditi bassi. Questo almeno è quanto si legge nell’approfondi­mento sulla tassazione universita­ria fatto dal Sole 24 Ore nell’edizione di ieri.

Intervista­to, il presidente della Conferenza dei rettori Gaetano Manfredi ha infatti affermato che quest’anno, proprio grazie alla no tax area, ci si aspetta una crescita del 5% nelle iscrizioni a livello nazionale. Il che, da un anno con l’altro e dopo anni di fuga dalle università, non è poco, soprattutt­o tenendo conto del fatto che il calo demografic­o (che riguarda ovviamente prevalente­mente i giovani, anche quelli in età universita­ria) non aiuta. Esiste insomma un legame diretto tra numero di matricole e (basse) tasse universita­rie. Brescia, in questa particolar­e classifica, in realtà non è messa benissimo. L’Isee massimo per l’esenzione totale è di 13 mila euro, soglia usata da parecchi atenei ma che in non pochi casi (circa un terzo) è più alta, da 15 fino a 23mila euro. Anche nei casi ipotetici di Isee superiori (a 20 e 30 mila) la tassazione a Brescia è nella fascia medio alta, arrivando a cifre tra i 1.641 e i 2.418 nel caso di Isee a 50 mila euro. Soglie analoghe a Brescia anche per la tassa piena.

Nel complesso Brescia — che poi è la fotografia più reale — si trova però più o meno a metà classifica per quanto riguarda la tassazione media, che per gli iscritti della Statale è di 1.281 euro. Venti università hanno una tassazione media più elevata (2.100 euro al Politecnic­o, 1.871 a Varese, 1.746 alla Statale di Milano le rette medie più alte, mentre il caso limite sono i 4mila euro per gli iscritti di Medicina a Pavia). Anzi, il fatto che la classifica sulla tassazione media sia relativa al 2015/2016 lascia immaginare che per Brescia le cose siano oggi anche migliori. È infatti da qualche anno che le tasse a Brescia sono ferme o quasi e la tendenza vale anche per l’anno accademico in corso. Previste inoltre anche alcune facilitazi­oni per gli studenti che rispettano determinat­i requisiti di merito.

Allo stesso modo l’ateneo ha da tempo anche stanziato risorse proprie per fare in modo che tutti gli studenti beneficiar­i di borse di studio siano coperti, andando quindi a colmare le lacune dei fondi mancanti a livello nazionale e regionale che hanno creato il paradosso degli studenti «idonei (alla borsa di studio) ma non beneficiar­i». Di come andrà in futuro si vedrà: la norma sulla no tax area prevede che dopo il primo anno per beneficiar­e dell’esonero non basti più soltanto il requisito economico, ma sia anche necessario un certo numero di crediti formativi. La platea dei beneficiar­i delle esenzioni potrebbe quindi ridursi.

Resta comunque che il calo delle tasse abbia avuto come primo effetto la crescita degli iscritti e che la competizio­ne tra università passa anche dalle rette.

1281 La tassazione media in euro dell’Università statale di Brescia

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