Università e No tax area Aumentano le matricole
Brescia è considerata una università virtuosa nel panorama nazionale
Università, tasse e matricole: Brescia virtuosa nel panorama nazionale punta a migliorare ancora di più. E ci si aspetta un aumento delle immatricolazioni proprio grazie al debutto della «No tax area» per chi ha redditi bassi. Nel complesso Brescia, secondo il Sole 24 Ore, si trova a metà classifica per quanto riguarda la tassazione media: 1.281 euro alla Statale.
La scorsa settimana, all’inaugurazione dell’anno accademico, il rettore Maurizio Tira ha annunciato con entusiasmo l’inversione di tendenza nel calo di iscrizioni, parlando di un +6% di immatricolazioni e affermando che la soglia dei 15 mila iscritti può essere sfondata, forse già da quest’anno. Obiettivo più che ambizioso, si vedrà più avanti se verrà davvero raggiunto, certo è che tra le ragioni dell’aumento di immatricolazioni c’è anche una tassazione meno pesante nei confronti degli iscritti e il debutto della No tax area per chi ha redditi bassi. Questo almeno è quanto si legge nell’approfondimento sulla tassazione universitaria fatto dal Sole 24 Ore nell’edizione di ieri.
Intervistato, il presidente della Conferenza dei rettori Gaetano Manfredi ha infatti affermato che quest’anno, proprio grazie alla no tax area, ci si aspetta una crescita del 5% nelle iscrizioni a livello nazionale. Il che, da un anno con l’altro e dopo anni di fuga dalle università, non è poco, soprattutto tenendo conto del fatto che il calo demografico (che riguarda ovviamente prevalentemente i giovani, anche quelli in età universitaria) non aiuta. Esiste insomma un legame diretto tra numero di matricole e (basse) tasse universitarie. Brescia, in questa particolare classifica, in realtà non è messa benissimo. L’Isee massimo per l’esenzione totale è di 13 mila euro, soglia usata da parecchi atenei ma che in non pochi casi (circa un terzo) è più alta, da 15 fino a 23mila euro. Anche nei casi ipotetici di Isee superiori (a 20 e 30 mila) la tassazione a Brescia è nella fascia medio alta, arrivando a cifre tra i 1.641 e i 2.418 nel caso di Isee a 50 mila euro. Soglie analoghe a Brescia anche per la tassa piena.
Nel complesso Brescia — che poi è la fotografia più reale — si trova però più o meno a metà classifica per quanto riguarda la tassazione media, che per gli iscritti della Statale è di 1.281 euro. Venti università hanno una tassazione media più elevata (2.100 euro al Politecnico, 1.871 a Varese, 1.746 alla Statale di Milano le rette medie più alte, mentre il caso limite sono i 4mila euro per gli iscritti di Medicina a Pavia). Anzi, il fatto che la classifica sulla tassazione media sia relativa al 2015/2016 lascia immaginare che per Brescia le cose siano oggi anche migliori. È infatti da qualche anno che le tasse a Brescia sono ferme o quasi e la tendenza vale anche per l’anno accademico in corso. Previste inoltre anche alcune facilitazioni per gli studenti che rispettano determinati requisiti di merito.
Allo stesso modo l’ateneo ha da tempo anche stanziato risorse proprie per fare in modo che tutti gli studenti beneficiari di borse di studio siano coperti, andando quindi a colmare le lacune dei fondi mancanti a livello nazionale e regionale che hanno creato il paradosso degli studenti «idonei (alla borsa di studio) ma non beneficiari». Di come andrà in futuro si vedrà: la norma sulla no tax area prevede che dopo il primo anno per beneficiare dell’esonero non basti più soltanto il requisito economico, ma sia anche necessario un certo numero di crediti formativi. La platea dei beneficiari delle esenzioni potrebbe quindi ridursi.
Resta comunque che il calo delle tasse abbia avuto come primo effetto la crescita degli iscritti e che la competizione tra università passa anche dalle rette.
1281 La tassazione media in euro dell’Università statale di Brescia