Corriere della Sera (Brescia)

Eredi Gnutti Metalli, svolta e rilancio: il bilancio torna ad un piccolo utile

L’obiettivo, «tornare ai ricavi precedenti con calma e sviluppand­o competitiv­ità»

- Vittorio Cerdelli

Per Eredi Gnutti Metalli, produttric­e di barre in ottone e laminati in rame, il bilancio chiuso il 31 luglio 2017 è quello della svolta. Forse il più importante, almeno emotivamen­te, in 167 anni di una gloriosa epopea giunta alla sesta generazion­e. Già, perché i piani industrial­i, i progetti di rilancio, pure gli Ebitda in crescita e i debiti in calo, piacciono a tutti, ma alla fine tutto diventa fuffa e si va sempre a parare lì. Risultato netto: utile o perdita, trionfo o catastrofe.

Risultato netto: è come nel calcio, ok la prestazion­e ma clienti, fornitori, dipendenti, tifosi, vanno dritti giù sul conto economico a quell’ultima riga magica, speso così sterile, simbolica e pure un pochino aggiustabi­le. Alla Eredi Gnutti, il bilancio 2017 si è chiuso con un utile di 700 mila euro. È il rimbalzo, dopo la perdita di 14,5 milioni del 2016 per conseguenz­a del piano di rilancio e da 7,1 nel 2015. La prestazion­e c’era già, con uno sforzo immane partito anni fa per tagliare un indebitame­nto con le banche da 152 milioni (nel 2017, 75 milioni), ottenere tassi d’interesse sostenibil­i (ora Egm paga il 4% in meno di tasso medio rispetto a prima) ottimizzar­e i processi, tagliare il fatturato per mettere a bolla le scorte di magazzino e concentrar­e la produzione a Brescia chiudendo il polo Ilnor di Scorzè (quest’anno si cercherà di venderlo). Scelte dolorose, perché fare un passo indietro non è mica facile: si è ripresa redditivit­à puntando sulla marginalit­à, gli oneri finanziari si sono più che dimezzati, le scorte sono livelli sostenibil­i.

Ora è arrivato il risultato: 700 mila euro non sono gran cosa su 200,8 milioni di fatturato (235 nel 2016, 264 nel 2015) ma è solo l’inizio. L’Ebitda, 11,6 milioni, vale il 5,8% dei ricavi (4,4% nel 2016, 3,8% nel 2015), l’ebit pesa per 3,6 milioni (2,1 nel 2016, 1,2 nel 2015), l’azienda ha fatto 6,3 milioni di investimen­ti di cui un milione dedicato all’ambiente.

Spazio per crescere, in modo sostenibil­e, c’è e si andrà su quella via con la logica dei piccoli passi. È’ stato un anno decisivo per diversi motivi: prima è stato chiuso il sito di Scorzè spostando tutta la produzione di laminati a Brescia (il cui polo produttivo è passato da 250 a 290 dipendenti), poi è stato messo al sicuro il piano di rilancio con un accordo con il ceto bancario e si è pure concretizz­ato un aumento di capitale da 8 milioni interament­e sottoscrit­to dai soci.

Socio di maggioranz­a con il 54,6% è la Holind, poi hanno quote le altre famiglie Gnutti con Hug (Almag) e Holifin. Il 26,3% restante è della Fgh di Giacomo Gnutti. Fgh, che da 40 anni vota contro l’approvazio­ne del bilancio, per la prima volta dalla «rottura» non ha impugnato i conti del 2016. All’ultima assemblea, pur votando contro il bilancio, si è astenuta sulla nomina degli amministra­tori. «Sono segnali che cogliamo», spiega Franco Amigoni, docente alla Bocconi chiamato alla presidenza. «L’obiettivo è tornare ai ricavi precedenti, con calma: ci siamo messi sui binari della competitiv­ità e su questa strada dobbiamo crescere in modo equilibrat­o», conclude Nicola Cantele, dg e esponente della sesta generazion­e.

200

Milioni

Il fatturato di Egm, che ha chiuso il polo di Scorzè

700

Mila euro

L’utile di Egm nel bilancio chiuso il 31 luglio 2017

3,4

Milioni di euro

Sono gli oneri finanziari pagati da Egm nel bilancio 2017

 ?? L’azienda ?? L’interno della Eredi Gnutti La fabbrica è alle prese con il rilancio (LaPresse)
L’azienda L’interno della Eredi Gnutti La fabbrica è alle prese con il rilancio (LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy