Corriere della Sera (Brescia)

Un piano di pace

Aeham Ahmad, pianista di Yarmouk fuggito dalla guerra, porta il suo messaggio al Nuovo Eden

- A. Tr.

Una sedia di legno, la camicia a quadri, le note di Beethoven che si appoggiano tra i cadaveri e le case distrutte di Damasco, nel campo di Yarmuk: quella foto, insieme ai video dei suoi concerti, è diventata virale. Il giorno che l’Isis ha spento la musica era il suo compleanno: gli hanno bruciato il piano che ogni giorno trascinava in strada, sul carretto scassato dello zio ortolano. Aeham Ahmad lo suonava tra le macerie, come sottofondo alle bombe. «Voglio solo raccontare, con la musica, la mia storia e quella dei miei amici, le cui vite sono state distrutte dalla guerra» ha detto ai cronisti il pianista in ciabatte e kefiah che stasera, alle 21, si esibirà al Nuovo Eden. È un concerto organizzat­o dall’associazio­ne di amicizia Italia - Palestina «per sensibiliz­zare l’opinione pubblica verso quello che sta accadendo nel Mediorient­e devastato dalla guerra», come ha detto Alfredo Barcella, affiancato da Iyas Ashkar, alla conferenza stampa. Il pianista di Damasco, 28 anni, ha deciso di fuggire il giorno in cui gli hanno bruciato il pianoforte: è arrivato in Germania su autobus ammaccati, bagnarole, treni lerci come centinaia di migliaia di altri siriani scaraventa­ti sulla strada dell’esilio. Il diario del suo viaggio è sulla sua pagina Facebook: la leggenda del pianista di Yarmuk è scritta su post e foto sbiadite. Ora, Aeham vive in un quartiere residenzia­le tedesco con la moglie e i due bambini e gira con due telefonini che non smettono mai di squillare: sono richieste di nuovi concerti. Da tre anni non vede suo padre, violinista cieco e proprietar­io del negozio di strumenti musicali da cui aveva preso il suo vecchio piano: è lo spettatore che più di ogni altro vorrebbe vedere seduto in platea, durante un suo concerto. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Beethoven per il suo impegno a favore dei diritti umani e nell’agosto scorso ha pubblicato il suo primo disco, «Music For Hope», una ventina di tracce che raccontano la guerra in Siria con musica classica e canto arabo.

I biglietti per il concerto di stasera costano 10 euro: sono in prevendita al cinema Nuovo Eden, al ristorante I nazareni di via Gasparo da Salò e al Centro Maia (il Santellone).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy