Corriere della Sera (Brescia)

Bilancio Loggia, cala il debito Del Bono: «Conti risanati»

Presentato il (sesto) bilancio di previsione. «Investimen­ti in corso»

- Di Thomas Bendinelli

L’assessore al bilancio Paolo Panteghini ( foto) ha mostrato con orgoglio le coordinate fondamenta­li del bilancio di previsione 2018 del Comune. Il debito è calato e «nel 2018 — è l’annuncio del sindaco Emilio Del Bono — saremo in equilibrio struttural­e: siamo stati la giunta del risanament­o e degli investimen­ti».

«Siamo arrivati con una macchina comunale ferma perché in esercizio provvisori­o e oggi ci presentiam­o con un motore a pieno regime». L’assessore al bilancio Paolo Panteghini mostra un pizzico di orgoglio nel presentare le coordinate fondamenta­li del bilancio di previsione 2018 del Comune che la prossima settimana verrà discusso in commission­e e il 20 e 21 dicembre in consiglio comunale. È il suo ultimo bilancio, visto che ha già annunciato che tornerà a fare quello che più gli piace, ovvero insegnare e fare ricerca in università.

A dare i numeri del bilancio nella ovviamente anche il sindaco Emilio Del Bono: «Ringrazio la giunta e chi l’ha sostenuta, siamo stati una maggioranz­a seria, coesa e serena. In anni difficili come quelli che abbiamo attraversa­to non era scontato». Del Bono usa la metafora della bicicletta, delle pedalate faticose, per dire che le salite stanno finendo e «stiamo scollinand­o». Cosa dicono i numeri dell’ultimo bilancio di previsione (il sesto in quattro anni e mezzo, è stato sottolinea­to) prima delle amministra­tive di giugno? «Che il 2018 saremo in equilibrio struttural­e — dice Del Bono — e lo saremo perché siamo stati la giunta del risanament­o e degli investimen­ti».

Dal 2012 al 2017 il debito residuo è passato da 350 milioni a 234,6 milioni, gli interessi sul debito (tra Comune e Brescia Infrastrut­ture) sono scesi da 16 a 8,9 milioni, il disequilib­rio da 32 milioni si sta riducendo anno dopo anno, cosa che porterà «all’equilibrio struttural­e nel 2018». Anche la pressione fiscale si è parzialmen­te ridotta (per l’Imu sulla prima casa ma non solo) e bene va invece il recupero dell’evasione (10,5 milioni quello medio nel mandato amministra­tivo, 9 e passa per l’anno in corso, 8 nel 2018 quello previsto). Nello stesso periodo sono però cresciute le spese per la manutenzio­ne del verde (da 1,93 a 3,36 milioni), per il sociale (da 31,7 a 34,7 milioni), per la scuola, tra cui una media di due milioni e mezzo all’anno per antisismic­a e antincendi­o. «Cose che non si vedono ma servono», osserva Panteghini. Ci sono operazioni in campo sul fronte degli investimen­ti («a partire dal bando periferie», sottolinea il sindaco), partecipat­e e controllat­e hanno bilanci buoni, i dividendi di A2A e Centrale per il 2018 saranno di 43 milioni e mezzo (vendere quote del titolo A2A in crescita non è tema all’ordine del giorno è stato detto ieri). La spesa per il personale è calata (il costo sul totale è sceso da 7,89 a 6,21%) e si è ora «nella soglia giusta» secondo Panteghini (30 dirigenti, dai 42 del 2013, e 1.500 dipendenti). Dalle alienazion­i, verrà tolto l’Ortomercat­o: «Probabilme­nte si riesce a trovare una soluzione interna sostenibil­e sotto il profilo industrial­e», anticipa l’assessore. «Tutto ciò che siamo riusciti a fare non era scontato, Brescia guarda al futuro con maggiore serenità», dice Del Bono. Quasi un proclama per le prossime elezioni.

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Assessore Paolo Panteghini

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