Bilancio Loggia, cala il debito Del Bono: «Conti risanati»
Presentato il (sesto) bilancio di previsione. «Investimenti in corso»
L’assessore al bilancio Paolo Panteghini ( foto) ha mostrato con orgoglio le coordinate fondamentali del bilancio di previsione 2018 del Comune. Il debito è calato e «nel 2018 — è l’annuncio del sindaco Emilio Del Bono — saremo in equilibrio strutturale: siamo stati la giunta del risanamento e degli investimenti».
«Siamo arrivati con una macchina comunale ferma perché in esercizio provvisorio e oggi ci presentiamo con un motore a pieno regime». L’assessore al bilancio Paolo Panteghini mostra un pizzico di orgoglio nel presentare le coordinate fondamentali del bilancio di previsione 2018 del Comune che la prossima settimana verrà discusso in commissione e il 20 e 21 dicembre in consiglio comunale. È il suo ultimo bilancio, visto che ha già annunciato che tornerà a fare quello che più gli piace, ovvero insegnare e fare ricerca in università.
A dare i numeri del bilancio nella ovviamente anche il sindaco Emilio Del Bono: «Ringrazio la giunta e chi l’ha sostenuta, siamo stati una maggioranza seria, coesa e serena. In anni difficili come quelli che abbiamo attraversato non era scontato». Del Bono usa la metafora della bicicletta, delle pedalate faticose, per dire che le salite stanno finendo e «stiamo scollinando». Cosa dicono i numeri dell’ultimo bilancio di previsione (il sesto in quattro anni e mezzo, è stato sottolineato) prima delle amministrative di giugno? «Che il 2018 saremo in equilibrio strutturale — dice Del Bono — e lo saremo perché siamo stati la giunta del risanamento e degli investimenti».
Dal 2012 al 2017 il debito residuo è passato da 350 milioni a 234,6 milioni, gli interessi sul debito (tra Comune e Brescia Infrastrutture) sono scesi da 16 a 8,9 milioni, il disequilibrio da 32 milioni si sta riducendo anno dopo anno, cosa che porterà «all’equilibrio strutturale nel 2018». Anche la pressione fiscale si è parzialmente ridotta (per l’Imu sulla prima casa ma non solo) e bene va invece il recupero dell’evasione (10,5 milioni quello medio nel mandato amministrativo, 9 e passa per l’anno in corso, 8 nel 2018 quello previsto). Nello stesso periodo sono però cresciute le spese per la manutenzione del verde (da 1,93 a 3,36 milioni), per il sociale (da 31,7 a 34,7 milioni), per la scuola, tra cui una media di due milioni e mezzo all’anno per antisismica e antincendio. «Cose che non si vedono ma servono», osserva Panteghini. Ci sono operazioni in campo sul fronte degli investimenti («a partire dal bando periferie», sottolinea il sindaco), partecipate e controllate hanno bilanci buoni, i dividendi di A2A e Centrale per il 2018 saranno di 43 milioni e mezzo (vendere quote del titolo A2A in crescita non è tema all’ordine del giorno è stato detto ieri). La spesa per il personale è calata (il costo sul totale è sceso da 7,89 a 6,21%) e si è ora «nella soglia giusta» secondo Panteghini (30 dirigenti, dai 42 del 2013, e 1.500 dipendenti). Dalle alienazioni, verrà tolto l’Ortomercato: «Probabilmente si riesce a trovare una soluzione interna sostenibile sotto il profilo industriale», anticipa l’assessore. «Tutto ciò che siamo riusciti a fare non era scontato, Brescia guarda al futuro con maggiore serenità», dice Del Bono. Quasi un proclama per le prossime elezioni.