Il Lago Maggiore al minimo storico Laveno, emerge il presepe sommerso
L’acqua è 40 centimetri sotto lo zero idrometrico. Lo spettacolo delle statue asciutte
VARESE Basterebbe un po’ di pioggia per risollevare le acque del Lago Maggiore, oggi in secca. Qualche anziano ha già acceso una candela in chiesa a Laveno Mombello e si dicono preghiere davanti al presepe di Natale che lunedì scorso è stato posizionato nel porticciolo della cittadina rivierasca. Doveva essere un presepe sommerso, quello di Laveno, come da tradizione, e invece il livello di magra lascia emergere dall’acqua, per metà figura, le statue di san Giuseppe, Maria e dei pastori. Colpa di una delle secche più impietose degli ultimi anni: oltre 40 centimetri sotto lo zero idrometrico. Dal 1942, quando sono iniziate le misurazioni ufficiali, poche volte si è scesi a livelli così bassi (Il record negativo è del 4 febbraio 1947 quando il lago arrivò a meno 65 centimetri). Gli esperti dicono che non siamo ancora a livelli catastrofici e comunque c’è sempre la speranza che cominci a piovere tra qualche giorno. La situazione però sta peggiorando. La Protezione civile è in allerta e si stima che affluiscano al lago solo 40 metri cubi d’acqua al secondo, meno di quella che esce (alla diga della Miorina, a Golasecca, si tuffano dal lago oltre 60 metri cubi verso il fiume Ticino e i canali).
La magra di questi giorni, secondo gli esperti, non è molto usuale per la stagione corrente. Nel 2014, ad esempio, tra le fine di novembre e dicembre si verificò un’esondazione. La media dello zero idrometrico, in questo periodo, è 107 centimetri sopra: un altro calcolo inoltre dice che mancano all’appello quasi 300 milioni di metri cubi d’acqua.
Il fenomeno della secca è visibile a occhio nudo, in ogni paese del Verbano. In molti comuni, a bordo lago, sta emergendo la terra. A Maccagno la passerella per le barche è ormai circondata da terra. A Luino il fondale basso, nel porto vecchio, renderà probabilmente impossibile un rito della tradizione religiosa: la messa a bordo di una barca che viene celebrata proprio oggi. Una funzione che ricorda alla popolazione la posa della statua della Madonna del lago, effettuata nel 1954.
A Laveno, il presepe semisommerso sta suscitando, almeno, la curiosità del pubblico per ammirare l’insolito spettacolo delle statue asciutte. È forse la più nota in zona tra le tradizioni della cittadina. Le 42 figure che lo compongono sono state realizzate in pietra di Vicenza e sono quasi a grandezza naturale, collocate su cinque piattaforme d’acciaio. Pesano complessivamente 18 tonnellate. È la terza volta dal 1979 che l’acqua non riesce a coprirle del tutto, ma quest’anno sembra proprio che i personaggi del presepe non ne vogliano sapere di scendere sotto l’acqua.
La mobilità è ovviamente modificata: i traghetti tra Laveno e Intra hanno smesso di imbarcare mezzi pesanti, riducendo
Le 42 figure Sono collocate su cinque piattaforme d’acciaio e pesano 18 tonnellate
la soglia di carico a 100 quintali, rispetto ai 440 quintali abituali.
Probabilmente non è colpa del riscaldamento climatico. In fondo la media degli ultimi 75 anni indica una quota del Lago Maggiore di 88 centimetri sopra lo zero idrometrico. Nel 2014 vi fu moltissima pioggia e il 12 novembre il lago superò i 350 centimetri sopra lo zero. Insomma, va un po’ a cicli. E questo è un ciclo di siccità. Il mese di ottobre è stato caldo e molto asciutto. La quantità d’acqua affluita al lago, nel 2017, è stata di 106 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2016. E infatti l’estate scorsa in tutti i laghi lombardi si verificò una secca importante: problemi furono riscontrati anche sul lago di Como, di Garda e sul Lago di Lugano.