La Filarmonica del Festival torna in Oman
IL CONCERTO ALLA ROHM IN OMAN
Con la sua voce possente, squillante negli acuti e ricca nel mezzo, il portamento, le opere filantropiche, le contaminazioni e i celebri duetti, resta indimenticabile. E per celebrare Luciano Pavarotti, a dieci anni dalla scomparsa, salgono sul palco i grandi della lirica accompagnati dalla Filarmonica del Festival Pianistico internazionale di Brescia e Bergamo del maestro Pier Carlo Orizio. Cornice del concerto la Royal Opera House di Muscat, in Oman, il tempio della musica voluto dal sultano Qabus.
L’appuntamento per gli appassionati è per giovedì prossimo, alle 19. Gli strumenti sono già quasi imballati, è tutto pronto per il trasporto e per il viaggio nel sultanato. A dirigere la Filarmonica del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo sarà Fabrizio Maria Carminati, direttore specialista del repertorio italiano. Per la Filarmonica si tratta di un ritorno: all’inizio dell’anno alla Rohm hanno accompagnato il tenore Placido Domingo. Giovedì, invece, agli strumenti della filarmonica è affidato l’accompagnamento delle arie rese immortali da big Luciano. A interpretare, il ricco programma, i soprani Fiorenza Cedolins e Sumi Jo e i tenori Marcello Giordani e Francesco Meli. Sul palco anche il quartetto dell’Accademia Pavarotti (Claudia Sasso, soprano, Ivan Ayon Rivas, tenore, Ana Victoria Pitts, mezzosoprano e Daniele Terenzi, baritono). Il pubblico dell’Opera house (direttore generale il bresciano Umberto Fanni) godrà l’esecuzione de Forse la soglia attinse - ma se m’è forza perderti, da un Ballo in maschera di Verdi, Un bel di vedremo dalla Madama Butterfly di Puccini. E ancora Pagliacci, La Traviata, Tosca, Rigoletto, La Gioconda, Mattinata, Adriana Lecouvreur, Lucia di Lammermoor.