Albini: «Resto con Del Bono»
L’appello al suo partito: «Le cose si cambiano stando in maggioranza»
Donatella Albini appoggerà ancora Del Bono, per avere politiche ambientali più incisive e ora spera nell’alleanza con Sinistra italiana.
Per avere politiche più attente ad ambiente, salute e welfare, meglio stare in maggioranza che fuori. Ne è convinta Donatella Albini, consigliere comunale di Al Lavoro con Brescia, che conferma l’appoggio al Del Bono bis. Farà da «pontiere» con Sinistra Italiana, il suo partito, affinché corra con il centrosinistra nelle elezioni comunali di primavera (insieme ad Mdp, Civica per Del Bono, Bs per Passione, Psi, Verdi e Brescia con la gente). E non si sfili come ha fatto Rifondazione Comunista e Possibile.
Come giudica questi cinque anni passati al fianco di Del Bono? Serviva più coraggio su ambiente e welfare, come sostiene il suo partito (ammesso che sia ancora il suo partito)?
«Io sono e resto una donna di sinistra. Ho la tessera di Sinistra Italiana, anche se devo decidere se rifarò quella del 2018. In questi anni, stando in maggioranza, ho cercato di far dialogare la Loggia con i saperi scientifici ed i comitati. Sono state fatte diverse cose buone ma condivido le critiche di Si: servivano politiche più coraggiose e strutturali su ambiente, qualità dell’aria, efficientamento energetico degli edifici, rapporto con A2A, Caffaro, welfare. Ad esempio non capisco perché si debba aspettare uno studio universitario per prendere una decisione sullo spegnimento della terza linea dell’inceneritore. Sulla questione Caffaro e commissario c’è stato un rimpallo che andava governato con più incisività».
Il “suo” partito per ora ha congelato possibili alleanze con il centrosinistra: prima vuole condividere punti fermi sul programma. Lei rimarrà comunque a fianco di Del Bono?
«Sono poco interessata ai perimetri delle alleanze. Credo che il buon governo della città possa arrivare tramite saperi differenti. Certo il ruolo della sinistra non deve figurare come il pizzico di peperoncino sugli spaghetti. Fuor di metafora: ci vogliono azioni e non solo pensieri di sinistra. Sono fiduciosa: credo che ci siano ancora margini di trattativa affinché Si possa appoggiare Del Bono».
Confida nell’ecumenismo del sindaco...
«Chiedo che il sindaco, non la maggioranza, faccia un’assunzione di responsabilità diretta, garantendo una sterzata sulle politiche industriali di A2A, il rapporto con i movimenti ambientalisti, il coinvolgimento dei consigli di quartiere, il welfare. Brescia può e deve essere un esempio nazionale per l’adozione di misure per il risanamento dell’aria».
Si è parlato di una possibile lista facente capo all’onorevole Sberna. Preoccupata di una virata al centro?
«Io non ho ancora sentito parlare di questa lista ma sinceramente non possiamo avere la presunzione di rivincere le elezioni solo con le sole forze del centrosinistra. Una volta che c’è condivisione sui programmi non metterei paletti a possibili alleanze».
Le critiche Servono politiche ecologiche più coraggiose e vanno rivisti i rapporti con A2A La richiesta Chiedo a Del Bono una sterzata green con la quale sarà possibile trovare un accordo con Si