Il Grande Nord di Arrighini
Alle elezioni si presenterà anche Grande Nord di Giulio Arrighini, movimento che strizza l’occhio alle imprese e critico con il centrodestra: «Non ha fatto opposizione».
Il candidato sindaco di Brescia? «Sarà un nostro candidato in una rosa di tre nomi scelti nel centrosinistra, un amministratore che sappia raccogliere le istanze e i diritti della gente del nord e di quest’area produttiva del Paese che nessuno si è preoccupato di difendere». A dirlo, presentando «Grande Nord» che si autodefinisce un movimento antipartito, senza segreteria ma con comitati spontanei (in provincia sono una quarantina), che punta a recuperare l’astensionismo, è stato Giulio Arrighini, leader bresciano del Movimento: «Siamo pronti a dialogare con chiunque sposi il nostro programma, ma sappiamo che la nostra azione è solitaria e poco condivisa dalle altre forze politiche» ha detto il candidato alla guida della Regione Lombardia. Critico il suo giudizio sul sindaco di Brescia Emilio Del Bono: «Non ha avuto grandissime difficoltà né ha subito un’opposizione severa, non rischia, gioca a tennis da solo nel campo opposto. Meno male che ci siamo noi». «Grande Nord» vuole rappresentare istanze e diritti del nord e si dice «deluso dalla Lega e dal centrodestra». Per le amministrative di Brescia la scelta è già fatta: a competere con Del Bono sarà, appunto, «un candidato scelto tra tre nomi del centrosinistra, che sappia raccogliere le istanze e i diritti della gente del nord». Tra le priorità del programma non manca il sostegno al mondo produttivo e alle aziende in difficoltà a rischio chiusura: «Non dimentichiamo che la Lombardia ha dovuto fare i conti con la disoccupazione e a chi sciorina i primati di questa Regione che si dice ricca e produttiva ricordiamo che in realtà la Lombardia oggi vive una situazione vicina alla povertà» ha ricordato Arrighini. Ma «Grande Nord» punta anche a una riduzione «drastica» della pressione fiscale e all’abbattimento delle procedure burocratiche. «Ci battiamo perché risorse e competenze chieste da Regione Lombardia allo Stato centrale vengano portate avanti in modo serio» ha detto Arrighini nell’incontro insieme agli esponenti del movimento autonomista, amministratori locali come Raffaella Toninelli, Roberto Manenti, Riccardo Pasca, Mariagrazia Castelvedere, Paola Dall’Asta e Monica Bugatti.