Germani perde l’imbattibilità
Il dramma per la Germani si consuma sul finale, quando sembrava che anche Sassari, dura e difficile come previsto, potesse inchinarsi alla capolista. Invece un pasticcio di David Moss fa da anticamera al «suicidio» dei bresciani, che perdono l’imbattibilità dopo nove partite. Vince Sassari 79-78.
Per vedere la Germani sconfitta, dopo nove vittorie entusiasmanti, è servito che la Germani si battesse da sola. Gli applausi del Pala George alla squadra di Diana sono di riconoscenza e di affetto, ma è amarissima la prima sconfitta dell’anno contro Sassari. Perché Brescia, dopo una partenza ad handicap nella quale si era dimenticata quale fosse il suo marchio di fabbrica (la difesa), si era poi ripresa il comando con rabbia, forza e una resa micidiale nel tiro da tre punti. Poi, i due blackout che hanno guastato l’ennesima serata di festa. Il primo sul punteggio di 68-57, all’inizio dell’ultimo quarto, quando la Germani sembrava aver messo il punto esclamativo dopo due canestri dalla distanza di Luca Vitali e Bushati. Qui Brescia, dopo una lunga rincorsa (Sassari era scattata sul 18-7), ha alzato per un attimo le mani dal manubrio e ha trovato un avversario bravo nel tornare in scia, un po’ come era successo a febbraio nella semifinale di Coppa Italia. I sardi, con Polonara eccellente gregario degli americani, sono rientrati a -2 (71-69) e hanno rimesso in discussione il finale. Poi la capolista, e questo è stato l’errore più grave, ha nuovamente buttato nel cestino i due punti dopo che i lampi di Hunt e Michele Vitali (i migliori, con 17 e 13 punti personali) avevano riportato il punteggio sul 76-70. Non un margine di sicurezza, ma sufficiente per considerare l’inerzia della gara ormai a favore di Brescia. Il destino del match è stato cambiato da un’imperdonabile sciocchezza di David Moss. Già gravato di quattro falli, ha commesso il quinto polemizzando in modo eccessivo con gli arbitri, che l’hanno punito con un fallo tecnico. Tradotto in numeri: in sei secondi, Sassari ha prima realizzato tre liberi con Bamforth e poi ha segnato la tripla del pareggio (76-76) con Hatcher. Mancavano 115 secondi, la volata finale è stata decisa da un canestro dalla lunetta di Bamforth per il 79-78 dopo il botta e risposta tra Pierre e Luca Vitali. Non cambia il giudizio sull’immenso campionato della Germani. Brescia resta in testa e la sconfitta doveva arrivare. Così, però, fa molto male.