Corriere della Sera (Brescia)

Sanità, nasce la Fondazione al Civile donazioni più forti

Belleri: un comitato scientific­o per dettare le strategie

- di Silvia Ghilardi

Le donazioni al maggiore ospedale cittadino ora avranno più forza. Avranno chi le convoglia e le valorizza e chi ha la veste giuridica necessaria cui attribuire il ruolo di collettore di importanti contributi come quello del 5 per mille. È realtà la Fondazione degli Spedali Civili di Brescia.

È nata la Fondazione Spedali Civili di Brescia. Dopo mesi di incertezze ieri è stato ufficializ­zato il nuovo soggetto giuridico creato per agevolare le donazioni verso l’ospedale cittadino. D’ora in poi la scelta di destinare sui bisogni sanitari e socio sanitari quanto messo a disposizio­ne dalla generosità dei bresciani - che ogni anno è di oltre 2 milioni di euro - sarà omogenea e coordinata evitando così frammentaz­ioni e sovrapposi­zioni. Soci fondatori, oltre l’Asst Spedali Civili, anche quattro fondazioni bresciane storicamen­te attive in ambito sanitario che sono Fondazione Comunità Bresciana, Fondazione Guido Berlucchi, Fondazione Beretta e Fondazione Angelo Nocivelli (che metteranno una quota minima di 25mila euro a testa). All’assemblea dei soci fondatori si affianca poi l’assemblea dei soci partecipan­ti, tutti coloro cioè che condividen­do le finalità del nuovo soggetto giuridico come enti locali, istituzion­i, soggetti pubblici o privati.

Il consiglio di amministra­zione della Fondazione Spedali Civili di Brescia sarà composto da 7 persone ossia il direttore generale dell’azienda socio sanitaria, quattro componenti designati dai soci fondatori, uno dall’assemblea dei soci partecipan­ti e uno dal direttore generale degli Spedali Civili. Il cda esprimerà poi un presidente, un vice presidente e un direttore (cariche gratuite) e uno dei organismi più importati della Fondazione: il comitato scientific­o. «Tale comitato - ha spiegato il direttore generale Ezio Belleri - avrà il compito di suggerire quali attività sviluppare. Mi auguro che anche l’Università degli Studi di Brescia voglia farne parte». La Fondazione avrà poi un doppio vantaggio. Chi dona potrà usufruire di benefici fiscali mentre il nuovo soggetto potrà raccoglier­e il cinque per mille che i bresciani deciderann­o di destinare all’ospedale. «Se solo il 50 per cento dei nostri dipendenti decidesse di destinare al Civile il proprio cinque per mille - ha sottolinea­to Belleri - sarebbe un risultato positiviss­imo visto che l’imponibile Irpef dei dipendenti è di circa 240milioni di euro».

La Fondazione ha raccolto anche il benestare di Regione Lombardia. «Oggi si parte - ha commentato l’assessore al Welfare Guido Gallera -, la strada è tracciata. La politica ha fatto un passo indietro: nessun membro della Regione è nel cda». Gallera ha così chiamato in causa anche l’altro ente pubblico che aveva insistito per fare parte del cda della Fondazione.

«Non nascondo che - ha precisato il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono - al Comune avrebbe fatto piacere fare parte dei soci fondatori. Partiamo comunque propositiv­i e credo anche che gli statuti non siano immodifica­bili».

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Il patto I promotori della Fondazione ieri all’Ospedale Civile (LaPresse)

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