Ufficio scolastico per il ruolo da dirigente arriva Mavina Pietraforte
L’ufficialità non c’è ancora ma sarà probabilmente Mavina Pietraforte, attuale dirigente scolastico territoriale a Sondrio, a sostituire Mario Maviglia (in pensione dal primo gennaio) alla guida dell’Ust di Brescia. Curriculum, esperienze professionali e il fatto che sul sito dell’ufficio scolastico regionale sia stato pubblicato l’annuncio sulle due posizioni dirigenziali libere (Brescia e Sondrio, appunto) confermano che molto probabilmente sarà proprio Mavina Pietraforte a prendere il posto di Maviglia.
Cinquantanove anni, Pietraforte è stata docente di discipline giuridiche ed economiche nelle scuole secondarie di secondo grado. Nel 2014, dopo aver vinto il concorso per dirigenti tecnici Miur, è diventata ispettore dell’ufficio scolastico della Lombardia, dove ha ricoperto numerosi incarichi. Tra questi è stata referente per i licei economici e sociali, coordinatore di gruppi regionali e di nuclei operativi inerenti gli aspetti giuridici e sociali dell’educazione, dalla partecipazione al cyberbullismo. Collabora inoltre con la struttura tecnica degli esami di Stato del Miur per la preparazione della prima prova nazionale.
Nel suo lungo curriculum ci sono anche alcuni legami con Brescia: tra questi l’essere stata componente dell’ufficio scolastico regionale nella commissione per il rilascio del titolo Formazione Montessori proprio in città.
Per Maviglia, 65 anni compiuti un paio di giorni fa, ieri c’è stata di fatto l’ultima uscita pubblica in veste di provveditore con gli scambi di auguri alla scuola alberghiera Mantegna. In settimana è arrivato il ringraziamento ufficiale per il lavoro svolto dalla dirigente dell’ufficio scolastico lombardo Delia Campanelli. Da pensionato, oltre che viaggiare, Maviglia continuerà a scrivere per case editrici e riviste, tra i quali non mancheranno gli spunti per la rivista web della Giunti. Ultimo suo contributo, quasi un commiato, una riflessione sul ruolo dei dirigenti scolastici, «figure di potere (molto mediato, osserva) che devono però saper esercitare l’arte della diplomazia ed essere in grado di perseguire gli obiettivi istituzionali di una scuola, come il diritto all’apprendimento degli studenti e il loro successo formativo». Non dimenticando l’insegnamento del filosofo cinese Lao Tzu: «Un leader è migliore quando la gente sa a malapena della sua esistenza». Per lui, stando ai suoi propositi su Facebook, ci sarà anche tempo per riprendere in mano la passione per il pianoforte.