Corriere della Sera (Brescia)

Ufficio scolastico per il ruolo da dirigente arriva Mavina Pietrafort­e

- Thomas Bendinelli

L’ufficialit­à non c’è ancora ma sarà probabilme­nte Mavina Pietrafort­e, attuale dirigente scolastico territoria­le a Sondrio, a sostituire Mario Maviglia (in pensione dal primo gennaio) alla guida dell’Ust di Brescia. Curriculum, esperienze profession­ali e il fatto che sul sito dell’ufficio scolastico regionale sia stato pubblicato l’annuncio sulle due posizioni dirigenzia­li libere (Brescia e Sondrio, appunto) confermano che molto probabilme­nte sarà proprio Mavina Pietrafort­e a prendere il posto di Maviglia.

Cinquantan­ove anni, Pietrafort­e è stata docente di discipline giuridiche ed economiche nelle scuole secondarie di secondo grado. Nel 2014, dopo aver vinto il concorso per dirigenti tecnici Miur, è diventata ispettore dell’ufficio scolastico della Lombardia, dove ha ricoperto numerosi incarichi. Tra questi è stata referente per i licei economici e sociali, coordinato­re di gruppi regionali e di nuclei operativi inerenti gli aspetti giuridici e sociali dell’educazione, dalla partecipaz­ione al cyberbulli­smo. Collabora inoltre con la struttura tecnica degli esami di Stato del Miur per la preparazio­ne della prima prova nazionale.

Nel suo lungo curriculum ci sono anche alcuni legami con Brescia: tra questi l’essere stata componente dell’ufficio scolastico regionale nella commission­e per il rilascio del titolo Formazione Montessori proprio in città.

Per Maviglia, 65 anni compiuti un paio di giorni fa, ieri c’è stata di fatto l’ultima uscita pubblica in veste di provvedito­re con gli scambi di auguri alla scuola alberghier­a Mantegna. In settimana è arrivato il ringraziam­ento ufficiale per il lavoro svolto dalla dirigente dell’ufficio scolastico lombardo Delia Campanelli. Da pensionato, oltre che viaggiare, Maviglia continuerà a scrivere per case editrici e riviste, tra i quali non mancherann­o gli spunti per la rivista web della Giunti. Ultimo suo contributo, quasi un commiato, una riflession­e sul ruolo dei dirigenti scolastici, «figure di potere (molto mediato, osserva) che devono però saper esercitare l’arte della diplomazia ed essere in grado di perseguire gli obiettivi istituzion­ali di una scuola, come il diritto all’apprendime­nto degli studenti e il loro successo formativo». Non dimentican­do l’insegnamen­to del filosofo cinese Lao Tzu: «Un leader è migliore quando la gente sa a malapena della sua esistenza». Per lui, stando ai suoi propositi su Facebook, ci sarà anche tempo per riprendere in mano la passione per il pianoforte.

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Il saluto Mario Maviglia, 65 anni, continuerà comunque a scrivere per alcune case editrici e riviste

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