Armiliato: «Torno a cantare per Daniela»
ARMILIATO IL CONCERTO EVENTO
C’è anche Fabio Armiliato tra i protagonisti del «Concerto di Natale» registrato nell’aula Paolo VI del Vaticano e che sarà trasmesso stasera alle 21.10 da canale 5. La venticinquesima edizione del tradizionale appuntamento in musica sarà presentata da Gerry Scotti ed è a favore della fondazione pontificia Scholas Occurrentes e della fondazione Don Bosco nel mondo.
«È stata davvero una bellissima esperienza — dice il tenore bresciano d’adozione —. Ho cantato l’Adeste fideles circondato dal presepe vivente di Vetralla in un’aula Paolo VI gremita, ed è stato molto emozionante. Avevo già partecipato a questo concerto con Daniela Dessì alcuni anni fa, cantando il duetto di Beauty
and the beast di Walt Disney, all’epoca all’auditorium della
Conciliazione di Roma».
Ci sono altri artisti amici tra quelli protagonisti del concerto?
«Ho ritrovato sul palco persone che conoscevo grazie alla Nazionale cantanti, come Enrico Ruggeri, Al Bano, Gigi d’Alessio, ma anche il flautista Andrea Griminelli, con cui ho cantato al concerto per Pavarotti in Arena a Verona. Ci sono poi artisti del calibro di Annie Lennox e Patti Smith». Ha da poco debuttato a Catania ne «La vedova allegra» di Lehar con grande successo: soddisfatto dell’esperienza? «Assolutamente! Era un allestimento con una regia tradizionale e spiritosa di Vittorio Sgarbi, ripresa da Matteo Mazzoni. La parte di Danilo mi sta molto bene vocalmente e anche dal punto di vista scenico ero a mio agio». I prossimi impegni? «Un premio in Romania a fine anno, un concerto a Bologna il 6 gennaio e poi alcune serate sul mio progetto dedicato al tango: in marzo, lo presenterò all’opera di Muscat, in Oman, ospite di Umberto Fanni. Ho voglia di riprendere in mano la mia vita artistica ed anche il mio impegno didattico anche per onorare la memoria di Daniela». Quando sarà il prossimo gala lirico a lei dedicato?
«Al Carlo Felice di Genova il 30 giugno prossimo: è un teatro dove Daniela ha cantato spesso, dal Gianni Schicchi del 1980 alla Fedora del 2015. Sarà un’occasione per ripercorrere la sua carriera nella città natale».