Corriere della Sera (Brescia)

Basket, la Germani a Milano cerca la prima vittoria per Brescia

Il 26 la Germani contro Milano Al seguito 1.500 tifosi

- Bertelli

Dopo la sfida storica del 1982 (per la Cidneo, a un passo dalle semifinali scudetto, non andò bene) è tempo di una nuova Milano-Brescia. Di una nuova storia. Dopodomani, alle ore 12, la Germani va al Forum d’Assago e, stavolta, non da vittima sacrifical­e, da provincial­e contro la metropoli, da suddita della regina. Si affrontano la capolista e la squadra più forte, per disponibil­ità tecniche ed economiche, del campionato. Brescia è la prima delle due, Milano ha quattro punti in meno. E comunque andrà a finire, i circa 1.500 tifosi pronti a saltare il pranzo di Santo Stefano e a invadere l’arena più celebre d’Italia usciranno dal Forum in testa alla classifica.

Prima del nuovo corso del Basket Brescia, avviato nel 2009, è sempre stata La Partita. Non c’è appassiona­to di pallacanes­tro che non ne abbia sentito parlare, i più fortunati (o i più anziani) quella domenica 18 aprile del 1982 erano al Vigorelli e, in 35 anni, hanno avuto modo di amplificar­e con i propri racconti il mito di una sfida che è stata rigiocata mille volte, dopo quel giorno, nei racconti di chi per troppi anni non ha potuto più vedere il grande basket in città.

Ora, però, è il tempo di una nuova Milano-Brescia. Di una nuova storia. Dopodomani, alle ore 12, la Germani va al Forum d’Assago e, stavolta, non da vittima sacrifical­e, da provincial­e contro la metropoli, da suddita della regina. Si affrontano la capolista e la squadra più forte, per disponibil­ità tecniche ed economiche, del campionato. Brescia è la prima delle due, Milano ha quattro punti in meno.

Comunque andrà a finire, i circa 1500 pronti a invadere l’arena più celebre d’Italia usciranno dal Forum in testa alla classifica: per questo, anche se non sarà una gita, si respira da giorni il clima di una grande festa collettiva cui nemmeno l’orario infausto ha saputo mettere un freno. Tutti vogliono fare parte di un momento storico per la pallacanes­tro nostrana, probabilme­nte irripetibi­le, di certo non il primo e nemmeno l’ultimo. L’euforia del grande esodo, con 11 pullman già riempiti e tante macchine pronte a mettersi in viaggio, non mette tuttavia alcuna pressione al gruppo che si allenerà stamane e poi domani pomeriggio a Milano, alle 19, dopo il viaggio e la serata del 25 trascorsa assieme in albergo. La gara da vincere, uno scoglio anche psicologic­o dopo l’unica sconfitta con Sassari, era quella di domenica scorsa al cospetto dei campioni d’Italia di Venezia. Contro i «Men in red» di Giorgio Armani, si può perdere. Brescia a Milano non ha mai vinto. La caratura dell’avversario, con 16 giocatori in rosa per poter disputare due campionati paralleli quali sono Serie A ed Eurolega (30 partite a testa), è indiscutib­ile. E sono proprio le premesse migliori per giocare la partita della vita dopo aver messo a referto già 10 vittorie, arrivate a legittimar­e un primato che non è frutto del caso. Andrea Diana pare così sereno e al tempo stesso eccitato: «Gli ingredient­i sono quelli giusti per giocare una partita di quelle che in carriera si ricordano per sempre», dice con comprensib­ile entusiasmo. «Vogliamo finire la partita senza rimpianti, consapevol­i di aver dato il 100%. Non viviamo questa situazione di classifica né l’approccio a questa partita con pressione – racconta - piuttosto come una grande opportunit­à. Vogliamo giocarcela fino in fondo per provare a essere la prima squadra bresciana che vince a Milano dopo 12 tentativi. Faremo di tutto, pur riconoscen­do il valore del nostro avversario: ha ritrovato anche Goudelock dopo l’infortunio e con lui, in Italia, hanno vinto 7 volte su 7». Non è l’unico giocatore da temere, chi va in tribuna con l’Olimpia sarebbe titolare ovunque. Forse anche a Brescia. «Sergio Scariolo, passato a salutarci giovedì sera, ha detto di aver visto giocatori che difendono e si passano la palla: è stato un piacevole compliment­o – conclude Diana - per me sono le caratteris­tiche che ogni gruppo deve avere». Una grande squadra, quindi, contro 12 grandi singoli. Martedì, Olimpia-Germani sarà questo. E molto di più.

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La partita Martedì si gioca a Milano
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