Corriere della Sera (Brescia)

Aria malata Pm10 alle stelle per 79 giorni

La prossima settimana in arrivo le precipitaz­ioni che potrebbero far rientrare i valori

- Trebeschi

Nei prossimi giorni dovrebbe piovere. Ma se non succederà, entreranno in vigore ulteriori limitazion­i alla circolazio­ne dei veicoli. L’aria bresciana non sta affatto bene: si contano già 79 giorni di superi (in città) ai livelli di Pm10 fissati per legge. Che sfondano quota 90 stando alle rilevazion­i di Rezzato.

Alla vigilia di Natale, il brindisi è ancora amaro: per 79 giorni, quest’anno, l’aria di Brescia è risultata irrespirab­ile. Significa che ogni cinque giorni i cittadini hanno vissuto respirando un mix di polveri e gas che superavano ampiamente i limiti di legge: 79, appunto, gli sforamenti accertati al Villaggio Sereno (che confina con la A4 e la tangenzial­e sud, dove sfrecciano tutti i giorni 200 mila veicoli), 65 i superament­i registrati al Broletto, 94 a Rezzato. Numeri cui la gente rischia di abituarsi, anche se Bruxelles ha ammesso non più di 35 sforamenti l’anno con l’aria «fuorilegge».

Questi giorni di sole prefestivi non devono ingannare: venerdì si è registrato il terzo giorno consecutiv­o di polveri oltre il limite, con una progressio­ne (65 microgramm­i per metrocubo, 73, 92) che non accennerà a ridursi almeno fino a martedì. Il giorno di Santo Stefano potrebbero scattare le prime limitazion­i al traffico (misure di livello 1), dato che oggi si dovrebbe raggiunger­e il quarto giorno consecutiv­o di Pm10 fuorilegge. Ma se la misura fosse confermata (sul sito http:// www.l15.regione.lombardia.it/#/accordo-aria/ pm10/list ), già mercoledì o giovedì potrebbe rientrare tutto per le piogge previste. Le precipitaz­ioni funzionano come uno spot, intervalla­ndo ma non risolvendo le criticità della pianura. Al momento, come noto, sono in vigore misure «invernali» che fino al 31 marzo vietano l’ingresso in città dei veicoli Euro zero benzina ed Euro 0,1,2 a gasolio dalle 7.30 alle 19.30. Dal 26 dicembre, in caso di ulteriori restrizion­i, è previsto lo stop anche ai veicoli Euro 3 ed Euro 4 diesel privati, dalle 8.30 alle 18.30 (lunedì-venerdì) e il divieto pure per i veicoli diesel commercial­i Euro 3 (dalle 8.30 alle 12.30). Misure blande che non risolvono a monte i problemi: il traffico, infatti, pesa per quasi il 38% nella formazione delle polveri sottili. E la legge regionale esclude tangenzial­i e autostrade da qualsiasi limitazion­e viabilisti­ca. L’ambizioso Piano urbano per la mobilità sostenibil­e (Pums) è una misura struttural­e che potrebbe spingere sempre più persone a preferire i mezzi pubblici all’auto. Se, in contempora­nea, non si prevedono anche severe limitazion­i alle auto in entrata verso Brescia, è chiaro il traffico che rimarrà un problema di natura sanitaria: sono 91 mila le vittime inconsapev­oli dello smog ogni anno in Italia. Un ecatombe che passa sotto silenzio. Anziani e bambini sono i più esposti, soprattutt­o i secondi. Il loro sistema immunitari­o è più debole e l’esposizion­e di lungo periodo ai veleni dell’aria è in grado di modificare addirittur­a il Dna. Risultati sconcertan­ti, dimostrati anche dal recente studio «Respira», che però non sembrano produrre effetti amministra­tivi di peso. Almeno sul piano privato, la giunta un passo avanti sembra averlo fatto: il sindaco Emilio Del Bono l’anno prossimo dovrebbe abbandonar­e la sua Volkswagen a gasolio per un’auto più eco a metano, mentre l’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra ha appena acquistato un’ibrida Toyota. Ora, i cittadini si aspettano misure coraggiose anche sul fronte della viabilità.

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Le misure Il giorno di Santo Stefano potrebbero scattare le prime limitazion­i al traffico salvo non piova al punto da non renderle necessarie

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