Corriere della Sera (Brescia)

«Senza un candidato comune la Lega può correre da sola»

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Il centrodest­ra bresciano non ha ancora un candidato sindaco e potrebbe non averlo fino a marzo. Non è neppure escluso che, al primo turno, la Lega Nord corra senza Forza Italia provando ad aggregare altre forze politiche. Tutti i giochi sono aperti, insomma. Questo quanto emerge da un incontro indetto da Fabio Rolfi e Simona Bordonali, rispettiva­mente consiglier­e e assessore della Lega in Regione.

Gli esponenti del Carroccio, presentand­o i risultati ottenuti nel loro mandato al Pirellone, si mettono a disposizio­ne del segretario nazionale per le elezioni politiche, regionali e comunali. «Deciderà Salvini, noi siamo soldati e ci atteniamo alle sue disposizio­ni». Per il segretario della Lega, il candidato sindaco di Brescia dovrà essere un leghista, Rolfi e Bordonali aggiungono: «Un politico, no ai civici». Non mancano i malumori verso gli alleati di Forza Italia: «Il candidato unico deve identifica­re gli ideali del centrodest­ra, non vogliamo budini e frittatine», spiega Rolfi. La Lega può correre senza Fi. «Noi vogliamo mandare a casa Del Bono, che ha fatto poco e quel poco è eredità della giunta precedente, ma serve la volontà di tutti. Da parte nostra c’è, da parte degli altri ce lo chiediamo. Se al termine delle consultazi­oni non ci sarà un candidato comune la Lega è disponibil­e a correre da sola», continua Bordonali. Si rincorrono le indiscrezi­oni su possibili candidati di Fi: Vilardi, Zampedri, Cavalli, Margaroli, Maione. «Sembra che Fi segua la linea nazionale sparando un candidato sindaco al giorno», commenta Rolfi. C’è di più: Bordonali non vede Mariastell­a Gelmini, coordinato­re regionale di Fi, dal referendum sull’autonomia: «E non abbiamo mai parlato del candidato sindaco».

Per la Loggia mancano i nomi, non le idee: «Nelle prossime settimane presentere­mo un decalogo: nuova modalità di raccolta differenzi­ata, centralità della famiglia, più attenzione all’invecchiam­ento dei bresciani con misure di welfare locale a sostegno di giovani coppie e nascite». Rolfi e Bordonali, rivendican­do quanto fatto in Regione per Brescia (dai nidi gratis ai fondi per il metrò passando per sanità e contrasto al gioco d’azzardo) difendono l’indice di pressione voluto dall’assessore all’ambiente, Claudia Terzi: «Raccogliam­o l’appello di Aib (che ha fatto ricorso contro il provvedime­nto della Regione n.d.r.) e cercheremo un compromess­o che non sarà al ribasso: non ci saranno nuove discariche nel bresciano, ma stiamo ragionando con gli industrial­i sul riutilizzo delle scorie di acciaieria come riempiment­o per sottofondi stradali».

Una curiosità: i leghisti bocciano tutta la giunta Del Bono a eccezione di Federico Manzoni, assessore alla mobilità già promosso da Francesco Onofri (Piattaform­a Civica): «È l’unico che ci ha telefonato per risolvere il nodo dei fondi alla metropolit­ana — spiega Bordonali — Del Bono, invece, ha sempre preferito lamentarsi sui giornali e così si creano solo polemiche e perdite di tempo». (v.c.)

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L’incontro Simona Bordonali e Fabio Rolfi (LaPresse)

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