Corriere della Sera (Brescia)

Inferno in autostrada, sei morti

Auto coinvolta nello scontro tra camion, scoppia l’incendio. Fra le vittime anche due bimbi

- di Pietro Gorlani e Wilma Petenzi

Ci sono anche due bambini fra le sei vittime dell’ incidente accaduto ieri in A21 tra Poncarale e la città (direzione Brescia). Un’auto è rimasta coinvolta nello scontro fra due camion e nel rogo che ne è scaturito.

Un cartello arancione: liquido infiammabi­le. È l’ultima immagine rimasta negli occhi di chi ieri ha conosciuto l’inferno. Quel liquido infiammabi­le ha preso fuoco e li ha uccisi. Li ha sterminati il rogo divampato ieri sulla A21, quando dalla cisterna carica ha cominciato a uscire gasolio. E il fuoco, in pochi istanti, ha avvolto tutto. In un inferno di fuoco e lamiere ieri, sotto il cavalcavia della Sp 24 che unisce Montirone a Poncarale, sono morti quattro adulti e due bambini. I due bimbi viaggiavan­o insieme sulla stessa auto, con loro anche tre adulti. Nessuno scampo nemmeno per il conducente del mezzo pesante che ha tamponato la vettura: è un cittadino di origine macedone, con cittadinan­za italiana e residente in Piemonte e dipendente di una ditta di trasporti piemontese. Illeso, invece, il camionista che guidava la cisterna carica di carburante tamponata dall’auto agganciata al camion. Proprio l’urto con la cisterna ha causato uno sversament­o innescando l’incendio che si è divorato le sei vite. Lo scontro si è verificato mentre l’autostrada era già bloccata per un altro incidente accaduto due ore prima all’altezza del raccordo tra la A21 e la A4.

Il primo tamponamen­to

Sono le 12.30 quando sulla A21, in direzione di Brescia, entrano in collisione due camion e un’auto. Uno dei camionisti è grave. Dall’ospedale di Bergamo si alza in volo l’eliambulan­za, arrivano anche tre ambulanze e un’auto medica. Intervengo­no anche i vigili del fuoco. Il traffico è paralizzat­o, il serpentone di auto diventa sempre più lungo. Scatta il piano d’intervento della Stradale, viene imposta l’uscita obbligator­ia a Brescia Sud per far defluire il traffico. Le auto si incolonnan­o. Sono sempre di più.

Il secondo impatto

Sono le 14.30 e il traffico è ancora congestion­ato, un chilometro di veicoli che dall’uscita obbligata arriva fin sotto il cavalcavia della provincial­e. Il serpentone si muove a rilento. A chiudere la colonna, sulla corsia di marcia lenta c’è una Kia Sportage. Ha la targa francese. In auto spuntano parecchie teste, pure quelle di due bambini. Vanno a rilento, dietro un camion cisterna carico di carburante, ben evidenti i cartelli arancioni che indicano il pericolo: «Liquido infiammabi­le». L’attesa è lunga e noiosa, ma c’è il sole e la

visibilità è buona. Di colpo la strada impazzisce. Da dietro arriva il camion che trasporta cereali. Forse il camionista è distratto, forse non calcola bene la distanza, forse i freni non funzionano come dovrebbero, forse si sente male. Quel che è certo è che il tir piomba sull’auto che ha davanti: l’impatto è violento, le lamiere si schiaccian­o, la vettura si accartocci­a e agganciata al camion vola verso la cisterna.

L’incendio

Dalla cisterna esce un fiume di gasolio, prende fuoco. Pochi istanti e le fiamme avvolgono tutto, la cisterna, l’auto francese, il camion tamponator­e. Solo il conducente della cisterna riesce a salvarsi: «Sono fuggito prima che arrivasse il fuoco» dice agli inquirenti. Per tutti gli altri non c’è scampo. Muoiono carbonizza­ti. Il fumo sale nel cielo, offusca il sole. Si vede a chilometri di distanza. Ci sono anche delle piccole esplosioni. Chi è in autostrada pensa solo a mettersi al sicuro, ad allontanar­si da quelle lingue di fuoco. Arrivano i soccorrito­ri inviati dal 112, due eliambulan­ze, i vigili del fuoco, gli agenti della polizia stradale di Brescia e di Cremona, gli operatori dell’autostrada. C’è solo fumo e fuoco.

Le vittime

Solo quando i vigili del fuoco riescono a domare l’incendio la gravità dell’incidente appare in tutta la sua drammatici­tà. Nell’auto con targa francese si contano i corpi carbonizza­ti di cinque persone, tre adulti e due bambini. Nella cabina del camion la sesta vittima. Il macabro conteggio viene ripetuto più volte, difficile credere a tanto orrore. Sul posto arriva anche il questore di Brescia Vincenzo Ciarambino. Gli agenti della stradale riescono a trovare il numero identifica­tivo del telaio della vettura. È il primo passo per risalire all’identità delle vittime.

L’indagine

«Saranno visionati i filmati delle videocamer­a che sono poste lungo il tratto autostrada­le» spiega il dirigente della Polizia stradale di Cremona, Federica Deledda, di supporto ai colleghi bresciani. Mentre i poliziotti della scientific­a, arrivati da Milano, hanno effettuato dei prelievi sui resti delle vittime per identifica­rle con il Dna.

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1 Vigili del fuoco e polizia durante i rilievi
2 Quel che resta dell’auto carbonizza­ta
3 Si cerca di identifica­re la vettura per risalire alle vittime
4 Un momento delle drammatich­e fasi dell’incendio
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Le drammatich­e immagini dell’incidente 1 Vigili del fuoco e polizia durante i rilievi 2 Quel che resta dell’auto carbonizza­ta 3 Si cerca di identifica­re la vettura per risalire alle vittime 4 Un momento delle drammatich­e fasi dell’incendio 5 I...
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 ??  ?? Il dramma Il fuoco che ha divorato i camion e la vettura sulla quale viaggiavan­o 5 persone. A destra i resti dell’auto carbonizza­ta
Il dramma Il fuoco che ha divorato i camion e la vettura sulla quale viaggiavan­o 5 persone. A destra i resti dell’auto carbonizza­ta
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 ??  ?? Il rogo Nelle immagini diffuse dai Vigili del fuoco l’incendio (Epa)
Il rogo Nelle immagini diffuse dai Vigili del fuoco l’incendio (Epa)

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